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Roma: la Giunta approva il Piano anti-corruzione

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Rotazione dei dipendenti, trasparenza e controlli crescenti sui procedimenti

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IL PIANO ANTI-CORRUZIONE – La Direzione Trasparenza e Anticorruzione, organo dell’Assessorato alla Legalità di Roma Capitale, ha presentato alla Giunta capitolina gli elementi fondamentali del nuovo Piano anti-corruzione. Un piano triennale che, come spiega una nota del Campidoglio, rappresenta una “Stretta della Giunta capitolina sul fronte della lotta alla corruzione: approvato il provvedimento che rimodula il relativo piano triennale, recependo e in alcuni casi rafforzando le linee d’indirizzo dell’Autorità Nazionale Anticorruzione”. Sulle raccomandazioni dell’Autorità Nazionale, e sulla loro adozione, è intervenuto anche l’assessore alla Legalità Alfonso Sabella, ricordando che al momento Roma “è l’unica amministrazione che si sia dotata su questo terreno di criteri oggettivi”.

PARTECIPAZIONE E CONTROLLI – Tra gli elementi che caratterizzano il piano, l’ampliamento della partecipazione dei cittadini assume una parte importante, prendendo le mosse dalle osservazioni recepite via web. In particolare si parla di “miglioramento sistemi informatici, dematerializzazione, più trasparenza grazie alla ricognizione di tutti i procedimenti (non solo di quelli a rischio), riunioni collegiali con più funzionari per procedimenti volti al rilascio di autorizzazioni e pareri”. E ancora: “Definizione di obiettivi specifici, misurabili, con tempi stabiliti, attuabili; individuazione dei responsabili e delle risorse economiche assegnate”. Inoltre si punta ad elevare il livello di rischio per alcuni campi di intervento ritenuti particolarmente sensibili, anche se non raggiunti da vicende giudiziarie. Passano quindi da un livello ‘rilevante’ ad uno ‘critico’ “le attività ispettive, i servizi sociali, la tutela ambiente, la fornitura e acquisizione di servizi in economia, i procedimenti di accertamento e controllo del territorio”. I controlli subiranno un aumento sul piano triennale, con il 20% dei provvedimenti da controllare nel 2015, che diverranno il 25% nel 2016 e il 30% nel 2017.

IL PERSONALE – Una stretta anche sulla rotazione del personale, con criteri che valgono per tutti i dipendenti e che vedranno la loro prima attuazione a partire dal 30 giugno. Roteranno gli impiegati (ogni 10 anni), i quadri (ogni 5 anni), le posizioni organizzative (durata di 5 anni non rinnovabili) e i Dirigenti (ogni 3 anni).
Con il nuovo piano viene inoltre stabilito un nesso tra la trasparenza delle informazioni e la performance del personale, individuando tre obiettivi da raggiungere: “Controllo dei tempi dei procedimenti, comprensibilità della comunicazione, innovazione”. Inoltre verrà assicurata la pubblicazione dei redditi e della situazione patrimoniale dei dirigenti, assieme all’obbligo per i dipendenti di comunicare parentele con altri dipendenti e con chi contratta con Roma Capitale.

LM