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Chef

Alla ridanciana tracotanza del “Dittatore” risponde il delicato garbo dello “Chef”.

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Cohen contro Cohen: la graziosa commedia di Daniel si pone come valida alternativa a chi cerca di rifuggire dall’eccessiva popolarità del film di Sacha Baron. “Chef” si lascia apprezzare per la sua dichiarata essenzialità: non c’è neanche bisogno di ascoltare la prima battuta per capire che il film seguirà una strada dritta senza troppe curve. Una linearità che comunque non annoia ma conforta: si assiste tranquilli all’evoluzione del film, rassicurati e coccolati dalla certezza del lieto fine. Le disposizioni dettate dalla regia sembrano essere evidenti: senza particolari coup de théâtre, la trama lievita seguendo alla lettera i tempi di cottura (chiedo venia per la scontata metafora culinaria, ma il caldo annienta tutti i residui di creatività), lasciando che sia Jean Reno, istrionico e vagamente sovrappeso, a guarnire il tutto con un pizzico di estro e carisma. Il prodotto sfornato è un dolce senza tempo: forse il palato non verrà esaltato ai massimi livelli, ma indubbiamente la pancia sarà soddisfatta di uno spuntino fresco e leggero.


Titolo originale: Comme un chef
Regia: Daniel Cohen
Sceneggiatura: Daniel Cohen
Interpreti: Jean Reno, Michäel Youn, Raphaëlle Agogué, Julien Boisselier, Salomé Stévenin, Serge Lavière, Issa Doumbia, Bun-hay Mean

(FRA 2012)


Simone Dell’Unto