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Cose turche

Racconti dei viaggiatori italiani tra XVI e XX secolo.

Giovedì 2 dicembre 2010, alle ore 18.00, presso lo spazio espositivo dell’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia, verrà inaugurata la mostra Cose Turche. Racconti dei viaggiatori italiani tra XVI e XX secolo a cura di Nadia Fusco e Marco Maggioli, realizzata dalla Società Geografica Italiana e da Federculture nell’ambito della III edizione del Festival della Letteratura di Viaggio, in collaborazione con CTS Centro Turistico Studentesco e Giovanile e con Ipazia Preveggenza Tecnologica. Volumi originali (alcune cinquecentine e seicentine), ma anche altri preziosi e rari volumi, conservati nella prestigiosa Biblioteca della Società Geografica. Dalla Cartoteca e dagli Archivi (storico e fotografico) sono stati selezionati gli altri documenti (carte geografiche, fotografie e cartoline storiche) che contribuiscono ad arricchire i contenuti della mostra. “Il viaggio in Turchia e la relativa letteratura odeporica vanno sicuramente ricompresi tra i fattori caratterizzanti il processo di costruzione della cultura mediterranea. Per molto tempo, infatti, i resoconti di viaggio sono stati lo strumento privilegiato per la diffusione della conoscenza di una dimensione altra: le cose turche” – racconta la curatrice – “Oltre ai francesi e ai britannici, anche gli italiani hanno attivamente partecipato allo sviluppo di questo canale di comunicazione con la Turchia e particolarmente interessanti risultano essere i loro racconti”.
“Scorrendo le pagine delle memorie di questi testimoni privilegiati si coglie l’eco delle vicende storiche che hanno contribuito prepotentemente a plasmare l’immagine della Turchia, del suo popolo e della sua cultura” – prosegue Nadia Fusco – “si capiscono anche i mutamenti intervenuti nella coscienza collettiva, in virtù dei quali un viaggiatore della fine del Settecento come Carlo Mantegazza posava lo sguardo sull’altro e sull’altrove nella piena consapevolezza che ‘solo gli sciocchi chiamano barbaro chi non è del suo gusto e costume [e ritengono] di avere come unica pietra di paragone sulla verità e sulla ragione, che l’esempio delle opinioni e delle usanze del proprio paese’ “. Da tutte le esperienze, raccolte nella pubblicazione realizzata insieme alla mostra, emerge così la rappresentazione di una Turchia plurale, descritta attraverso lo sguardo di commercianti, intellettuali, schiavi del sultano miracolosamente scampati al loro destino, ambasciatori, militari: viaggiatori guidati e motivati dalla curiosità, dalla politica, dall’interesse economico o da quello culturale. Le pagine scelte appartengono a Benedetto Ramberti (XVI secolo), Giovanni Antonio Menavino (XVI secolo), Giuseppe Rosaccio (XVI secolo), Pietro Della Valle (XVII secolo), Giovan Battista Donado (XVII secolo), Giovanni Francesco Gemelli Careri (XVII secolo), Giuseppe Sorio (XVIII secolo), Domenico Sestini (XVIII secolo), Lazzaro Spallanzani (XVIII secolo), Giambattista Casti (XVIII secolo), Carlo Mantegazza (XVIII secolo), Edmondo De Amicis (XIX secolo), Lamberto Vannutelli (XX secolo).

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Informazioni:
Periodo espositivo : 2 dicembre 2010 – 7 gennaio 2011
Orari mostra : 9.00 – 17.00 ( dal lunedì al venerdì )
Piazza della Repubblica 55/56, Roma
Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia a Roma
Tel. 06 4871190 – 06 4871393 – Fax 06 4882425
E-mail: turchia@turchia.it – Web: www.turchia.it

Ilaria Campodonico