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In mostra fino al 31 ottobre Adi Nes

In mostra all’Istituto Nazionale per la Grafica, fino al 31 ottobre, la mostra “Deposizione” dell’artista israeliano Adi Nes.

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L’Istituto Nazionale per la Grafica presenta, in collaborazione con l’Ufficio culturale dell’Ambasciata di Israele, e in occasione dell’edizione 2010 di FotoGrafia-Festival internazionale di Roma, la prima mostra fotografica dedicata in Italia all’artista israeliano Adi Nes, Deposizione. La croce nell’arte israeliana – espressioni di identità, sulla ricorrenza di simboli cristiani nell’arte israeliana contemporanea.
L’esposizione comprende fotografie in grande formato ispirate all’iconografia cristiana dell’arte rinascimentale e barocca, tratte dalle principali serie realizzate dall’artista – nato a Kiryat Gat nel 1966 e diplomatosi nel Dipartimento di Fotografia della Bezalel Academy of Art and Design di Gerusalemme nel 1992 – nel corso della sua ventennale attività.Al centro dell’esposizione, un nuovo grande e provocatorio ritratto di un uomo il cui volto, pieno di compassione, tristezza e grazia, richiama la figura del Cristo e ha ispirato il tema della mostra. In questa, come in genere nel suo lavoro, Adi Nes indaga e riflette sulla realtà della condizione umana, concentrandosi sugli aspetti di sofferenza, di dolore e compassione che accomunano gli esseri . Scaltramente costruite e messe in scena in ambienti e luoghi reali, le immagini  raffigurano soggetti banali tratti dalla vita contemporanea del proprio Paese: soldati ripresi durante esercizi militari, giovani impegnati nella vita quotidiana , insediamenti in via di sviluppo, donne e bambini in drammatiche scene di strada. Nessun elemento delle sue composizioni è però lasciato al caso e, nella studiata ricerca di modelli, costumi e accessori, come nell’uso sofisticato delle luci e nella audace teatralità delle pose, le fotografie sono lontane da effetti naturalistici, trasformando anzi la vita di tutti i giorni in un iperrealismo senza tempo, carico di simbolismo e sensualità. Ispirate dalla mitologia e dalla storia dell’arte (storie e personaggi biblici, divinità e allegorie greche e romane, pitture di Leonardo, Rembrandt o Caravaggio, celebri icone della storia della fotografia, o fotografie storiche che documentano la storia di Israele ) , le fotografie di Adi Nes permettono all’artista di cercare verità universali in un presente tormentato e pieno di conflitti. Attraverso le immagini cariche di violenza, cameratismo, desiderio ed intimità che legano i giovani israeliani nelle situazioni  di vita militare o nei villaggi in via di sviluppo, l’artista si interroga ed esprime la propria concezione dell’esistenza e dell’identità israeliana. Attraverso il ricorso alle storie della Bibbia, propone un’immagine dell’attuale Stato di Israele, scontrandosi profondamente con la questione sociale e politica. Gli eroi delle sue fotografie,  sono persone della strada, vagabondi, senzatetto ai margini della società, senza scopo e senza futuro: Abramo è un barbone che trascina il figlio su un carrello di un supermercato; Elia, un vecchio homeless abbandonato su una panchina con tutti i suoi averi in un sacchetto di plastica; Hagar, una mendicante in un angolo di strada; Ruth e Naomi raccolgono cipolle da terra alla chiusura del mercato. In una sapiente combinazione di artificio e realtà, di allegoria e satira, di apparente normalità e tesa drammaticità, Nes suggerisce un’idea di Israele molto diversa da quella che i suoi fondatori volevano che fosse e, contemporaneamente, si rende consapevole delle analogie tra la propria vita e la propria ricerca di identificazione e l’odissea della propria giovane nazione .

Informazione:
Istituto Nazionale per la Grafica, Palazzo Poli, via Poli 54 (Fontana di Trevi)
ore 10.00 – 19.00;  chiuso domenica e lunedì (tel. 06 69980257 / 06 69980242)
Ingresso gratuito.

Emanuela Maisto