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La Mennulara

Sicilia, 1963. La Mennulara – Maria Rosalia Inzerillo, cameriera a casa dell’avvocato Orazio Alfalippe – è morta e tutto il paese di Roccacolomba si chiede chi è stata davvero. Un romanzo corale e infarcito di leggende: la presenza al funerale di Don Vincenzo Ancona – riconosciuto capomafia della provincia – la storia di alcuni vasi antichi, il sorprendente moltiplicarsi di nuove versioni dell’annuncio mortuario, i ricordi di quarant’anni prima sembrano alimentare un giallo, diretto egregiamente da una serva-padrona, che continua magicamente a far girare singolari ingranaggi anche oltre la sua morte.
A sei anni aveva cominciato a lavorare nelle squadre di mennulare e nessuna era brava come lei. Concentrata, caparbia, si arrampicava sugli alberi più alti senza paura. Dopo la morte del padre, era lei che manteneva la famiglia. Infaticabile, testarda, possedeva qualcosa di enigmatico e inafferrabile. Entrata in servizio a casa Alfalippe all’età di tredici anni, aveva lavorato per mantenere l’equilibrio e la stabilità finanziaria della famiglia. Nei pomeriggi, si chiudeva con l’avvocato nello studio a leggere, a fare ricerche, a catalogare reperti.

Soltanto una lettera dimenticata e una storia segreta, in diretta dal passato, sapranno custodire fino all’ultima pagina l’unica verità sulla Mennulara, quella per cui niente è mai come sembra.

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Informazioni:
La Mennulara
Simonetta Agnello Hornby
Feltrinelli 2004
collana Universale economica
pp. 209
€ 7,50

Ilaria Campodonico