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Demolizione sull’Appia antica: abbattuta una struttura edificata su un’antica cisterna romana

Stamattina alle 9 sono partiti i lavori per la demolizione dello stabile abusivo sorto nel cuore del Parco dell’Appia antica. Erano presenti il Presidente del Municipio XI Andrea Catarci, gli esperti della Sovrintendenza ai Beni Culturali e un funzionario dell’Ente Parco, oltre ovviamente ad una squadra dei Vigili Urbani, che due mesi fa hanno proceduto al sequestro e oggi hanno assistito la squadra al lavoro per lo smaltimento dei calcinacci. La struttura sorgeva sui resti di un’antichissima cisterna d’epoca romana ed era ad uno stato avanzato dei lavori. Pilastri, tetto, guaina erano già stati sistemati ed erano pronte le piastrelle per la pavimentazione. Va ricordato che per il Parco dell’Appia Antica esiste una legge del 1965 che ha posto un vincolo per il quale è vietata qualsiasi costruzione su un suolo considerato patrimonio dell’umanità.  Il Presidente Catarci ha espresso soddisfazione per il provvedimento, che si inserisce nella linea di lotta concreta all’abusivismo portata avanti da tempo dall’amministrazione municipale e si è detto contento per la collaborazione istituzionale con la Regione Lazio. Dati alla mano ci dice: “Abbiamo demolito una villa abusiva di 230 mq, con dieci finestre, costruita su un’antica cisterna romana, l’altezza del vascone era di 1, 90 m e il tetto della villa era stato alzato in alcuni punti fino a 3, 30 m”. Un mostro all’interno del Parco di cui per ora la proprietà non è ancora stata resa nota. Proprio un mese fa infatti era stato del Presidente Catarci l’allarme per le 150 strutture urbanistiche dell’Appia Antica che costituivano casi evidenti di abuso edilizio. In quella occasione protestò per l’immobilismo dell’USCE, l’ufficio Speciale Condono Edilizio del Comune di Roma, che ha in giacenza 260.000 pratiche di condono.
Quello di stamattina è l’ennesimo chiaro segno della battaglia all’abusivismo intrapresa dal Municipio XI. Ci si aspetta un’azione importante per la lotta all’abusivismo edilizio anche dal Comune di Roma.

Stefano Cangiano

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