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IPAB SAN MICHELE: CITTADELLA DELLA SOLIDARIETA’

Continua il nostro percorso all’interno dell’Ipab San Michele.
Su questo numero di Urlo, abbiamo deciso di lasciare spazio all’Istituto che aveva chiesto di poter illustrare meglio i progetti in atto.
Il primo e più importante è sicuramente quello relativo alla Cittadella della Solidarietà.

 Si può leggere sul sito dell’Ipab: “La Cittadella della Solidarietà si estenderà in tre aree contigue e coordinate per formare una piattaforma unica di accoglienza: (1) Area socio–sanitaria (un poliambulatorio qualificato a disposizione del territorio cittadino e municipale; una nuova Residenza Sanitaria Assistita; un centro specializzato per i malati di Alzheimer e di sollievo per le loro famiglie; un polo ricreativo con cinema, teatro, sala da ballo, una biblioteca). (2) Area di formazione socio–sanitaria (un polo formativo ed un centro per l’alta formazione in Sanità e per la riqualificazione mirata e continuativa del personale). (3) Area di comunicazione (una struttura informativa, di relazioni esterne, di convegnistica, una biblioteca, una pinacoteca e una sala cine–teatro per aprire le strutture del San Michele alle istituzioni, alla stampa, agli addetti ai lavori, al pubblico, alla città)”.
Spiega il Dott. Massimo Cesqui, Segretario Generale dell’Istituto, che la Cittadella della Solidarietà, un progetto del Presidente Imperatori, prevede il recupero e la riqualificazione delle aree interne al comprensorio, oltre 20.000 mq di strutture già disponibili. Tali aree, però, non riguarderebbero le due palazzine occupate. Il progetto è in fase di studio da parte della Regione Lazio.
Un secondo progetto è, invece, l’AMISL (Active Model for Improvement and Self Learning), approvato e finanziato dalla Commissione Europea, è promosso e gestito da un partenariato internazionale di cui il San Michele è capofila. “Il progetto è finalizzato a costruire, sviluppare e sperimentare un metodo in grado di valorizzare e rinforzare gli apprendimenti informali e le competenze degli operatori impegnati nel campo della cura, dell’assistenza e dell’educazione per le persone anziane”.
“Il bilancio di attività di questi ultimi due anni è estremamente positivo – spiega il Dott. Cesqui – È stato avviato il processo di rinnovamento e riqualificazione del gruppo addetto alla gestione dei servizi offerti, è stato costituito un team geriatrico, è stato avviato un progetto di monitoraggio della qualità dell’assistenza all’anziano, sono stati avviati nuovi rapporti di collaborazione con i Municipi limitrofi, è stato raggiunto l’obiettivo di occupare tutte le giornate della settimana degli anziani ospiti con attività ricreative, di ginnastica dolce, di riabilitazione, di attività esterne attraverso una nuova rete per le attività di volontariato ed è in corso un’iniziativa per la ricerca di finanziamenti da utilizzare per il completo rinnovo del servizio di fisioterapia interno”.

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Andrea Falaschi

 

 

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