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Tevere: il bando della Regione per la manutenzione delle sponde si ferma all’Isola Tiberina

2.1milioni di euro per la manutenzione, ma non si considerano le sponde del Tevere da Testaccio a Tor di Valle

Dopo la pubblicazione del bando (che scadrà il 28 febbraio prossimo), parte la petizione del CdQ Marconi per chiedere il prolungamento fino a Tor di Valle

LA MANUTENZIONE DEL TEVERE – “Per il Tevere finalmente cambia tutto, abbiamo fatto una grande operazione per Roma”, così il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in merito al bando per la manutenzione delle sponde del fiume. “Si chiude una stagione di gestione sbagliata, con interventi occasionali, non programmati e scarsamente finanziati. Con oltre 2.1 milioni parte il bando per una gestione triennale per la pulizia, per quanto è di nostra competenza, degli argini del fiume”. L’obiettivo è sicuramente importante ed è quello di “garantire il miglioramento ed il mantenimento della funzionalità idraulica e la regolarità del deflusso del fiume in un’area ricca di monumenti di assoluto valore storico che proprio attraverso questo intervento saranno maggiormente tutelati dal flusso delle acque”.

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FINO ALL’ISOLA TIBERINA – Il bando può disporre di un finanziamento di 2milioni e 130mila euro suddiviso su tre annualità e prevede interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nel tratto del Tevere. Tra le funzioni previste ci sono il taglio ed estirpazione di cespugli, lo smaltimento di rifiuti solidi e taglio della vegetazione vecchia, taglio di piante pericolanti, pulizia dell’area e smaltimento autorizzato. Inoltre dovrà essere attuato il monitoraggio continuo delle sponde, con l’individuazione dei siti dove si verifica l’accumulo di materiali che possano costituire pericolo. Ma il problema rilevato dai cittadini del Gruppo Facebook Comitato di Quartiere Marconi è che tutto questo viene previsto nel solo tratto “compreso tra Castel Giubileo e l’Isola Tiberina”.

PARTE LA PETIZIONE ONLINE – Visto che interi quartieri attraversati dal Tevere sono lasciati senza alcuna manutenzione, è partita un petizione online che in poche ore ha già ottenuto un centinaio di firme. Nella petizione, indirizzata a Zingaretti, all’assessore all’Ambiente Mauro Buschini e a quella al Patrimonio e Demanio Alessandra Sarto, viene chiesto che il bando (in scadenza a fine febbraio) “coinvolga il Tevere fino all’Ippodromo Tor di Valle. È estremamente offensivo e irriguardoso – si legge nella petizione – che il bando voglia salvaguardare solo i beni artistici e ignorare i normali diritti dei cittadini”.

LE SPONDE IGNORATE – È facile constatare come le sponde escluse dal bando insistano su quartieri popolosi e che vivono in stretto contatto con il fiume, in un rapporto spesso difficile. Parliamo di Trastevere, Ostiense, Marconi, Magliana e l’Eur. Tutte aree che lamentano da tempo l’abbandono delle rive, soprattutto con i problemi riscontrati sulla ciclabile: “All’altezza del Ponte Sublicio – scrivono gli estensori della petizione – dal Luglio del 2016 vi è l’interruzione della ciclabile a causa di un crollo non ancora risolto e ben lungi dall’esserlo, vi è la necessità di sanare questa profonda ferita alla ciclabilità e pedonabilità della città”. Inoltre non mancano le segnalazioni di insediamenti abusi e degrado lungo tutte le sponde non rientrate nel bando: “Esistono numerosi accampamenti che con fuochi illegali e sversamenti indiscriminati dei rifiuti, inquinano in maniera devastante il fiume Tevere, in barba a qualsiasi raccolta indifferenziata”.

Leonardo Mancini