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Viadotto Magliana: ancora tempi lunghi per la sperimentazione

L’iter per il restringimento di carreggiata, in ingresso da via della Magliana, è più complesso del previsto

Tratto da Urlo n.152 dicembre 2017

MAGLIANA – Da alcuni mesi in Municipio XI si parla di sperimentare una nuova disciplina di ingresso al Viadotto da via della Magliana. Purtroppo, nonostante gli annunci, i costi irrisori e la facilità di intervento, l’idea progettuale è ancora rimasta soltanto sulla carta. La volontà dell’amministrazione municipale e della Commissione Mobilità comunale (espressa nella seduta del 12 aprile scorso), sarebbe infatti quella di sperimentare il restringimento di carreggiata utile a canalizzare il traffico in entrata da via della Magliana. Più o meno lo stesso intervento messo in opera poco più in là, sulla carreggiata opposta, per l’immissione dall’Eur e dalla Colombo. La sperimentazione potrebbe essere realizzata con delle barriere mobili, mentre l’intervento vero e proprio, qualora venisse individuato come risolutivo, comporterebbe soltanto il rifacimento della segnaletica orizzontale.

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I RITARDI – Come ogni intervento, anche il più piccolo ha bisogno di autorizzazioni e conferme da parte di tutti gli enti interessati. Così l’iter amministrativo, che si sarebbe dovuto concludere in breve tempo per permettere la sperimentazione durante gli scorsi mesi estivi, è andato per le lunghe. Stando a quanto annunciato ad aprile scorso, si sarebbero dovute dapprima effettuare delle micro-simulazioni, opzione poi scartata da Roma Servizi per la Mobilità, che ha invece richiamato la necessità di partire direttamente con la sperimentazione. Quindi, una volta eliminato quel passaggio, si era immaginata una risoluzione in tempi molto brevi, al punto da indispettire le opposizioni municipali, le quali, nei mesi scorsi, hanno dichiarato come studiare tale nuova disciplina del traffico nei mesi estivi avrebbe potuto dare dei dati falsati. Secondo i consiglieri di opposizione, infatti, con la diminuzione dei flussi dovuti alle vacanze, sarebbe stato difficile effettuare delle valutazioni concrete dell’intervento. Tutti i cittadini di Magliana, assieme ai tanti automobilisti che ogni giorno percorrono l’arteria, avranno però notato che in effetti nessuna sperimentazione ha mai preso piede. Il motivo sarebbe da ricercare in un parere negativo avanzato dall’Anas. L’ente, che ha competenza sul tratto di autostrada appena precedente, teme infatti che ci possa essere la possibilità che la Roma-Fiumicino soffra di un aumento del traffico dovuto proprio al restringimento di carreggiata nei pressi della rampa di accesso dalla Magliana. Proprio questo tipo di criticità è uno degli elementi che si sarebbero valutati con la sperimentazione, mentre l’Anas chiederebbe uno studio sul traffico antecedente, già scartato da Roma Servizi per la Mobilità. Il classico cane che si morde la coda.

QUALCOSA SI MUOVE – Per cercare di sbloccare questa impasse, il M5S municipale ha puntato sull’intervento del Campidoglio. Il Presidente della Commissione capitolina Mobilità, il pentastellato Enrico Stefàno, ha chiesto all’Assessora Linda Meleo di intervenire, dando perlomeno una possibilità alla sperimentazione. L’intervento dell’Assessora alla Mobilità non si è fatto attendere, e il Simu (Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) ha programmato un nuovo tavolo tecnico con tutti gli attori per arrivare, appunto, alla sperimentazione. Una trafila lunghissima, della quale non si conoscono ancora i tempi di conclusione.

DAL MUNICIPIO XI – “Siamo coscienti delle preoccupazioni di Anas, che punta a rendere scorrevole il traffico sulla Roma-Fiumicino, ma non possiamo dimenticare che quel tratto di strada poi arriva in città, e anche in quel caso è importante che l’arteria non si blocchi – ha commentato il Presidente della Commissione municipale Mobilità, Marco Zuccalà – L’intervento prospettato è semplice ma con un grande impatto – spiega – servirà a migliorare la viabilità in un quadrante già vessato dal traffico”. La prospettiva di creare maggiore flusso veicolare sulla Roma-Fiumicino è stata comunque presa in considerazione: “Purtroppo non possiamo esserne certi fino a quando non verrà messa in atto la sperimentazione – seguita il consigliere M5S Zuccalà – di certo non possiamo fermarci, stiamo facendo gli interessi dei cittadini”. Un elemento di principio che non viene sottovalutato nemmeno dalle opposizioni, che tornano a chiedere tempi certi per l’intervento: “Siamo favorevoli a questa sperimentazione – chiarisce il Capogruppo di Fdi, Valerio Garipoli – Purtroppo il M5S ha sbagliato completamente la comunicazione di questa iniziativa. Un cronoprogramma di intervento quando lo si comunica va rispettato. Ribadisco di essere favorevole a sperimentare delle misure per agevolare la viabilità in quel tratto di strada così trafficato, ma solo in tempi certi – conclude – Se non si riesce a trovare una sintesi tra tutti gli enti interessati, vuol dire che qualcosa non va”.

Leonardo Mancini