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Siccità: allo studio l’ipotesi di chiusura dei nasoni

La decisione sarà presa nei prossimi giorni dall’Amministrazione, mentre c’è chi ricorda che le fontanelle hanno la funzione di stabilizzare la rete

LE FONTANELLE – I nasoni sono uno dei simboli più conosciuti e riconoscibili della nostra città. Una invidiatissima rete di approvvigionamento di acqua potabile che ora, con i problemi legati alla straordinaria siccità degli ultimi mesi, potrebbe venir chiusa. Si tratterebbe di una chiusura parziale, temporanea e che non riguarderebbe tutte le fontanelle della Capitale. A lanciare l’ipotesi è stato il Ministro dell’Ambiente Galletti e, a quanto si apprende, al momento i tecnici di Acea starebbero valutando questa opzione. L’intenzione sarebbe quella di dare una risposta all’Amministrazione comunale entro questa settimana. Si possono chiudere? In che numero? Per quanto tempo? Sarebbero questi gli interrogativi cui ci cerca di dare una risposta.

LE CRITICHE – Se molti romani vedono di buon occhio questa chiusura, magari prevedendo anche l’installazione di rubinetti, tanti ricordano che le fontanelle di Roma hanno anche una funzione di stabilizzazione dell’intera rete idrica. A parlare di questo attraverso i social network, è la consigliera Capitolina del M5s Annalisa Bernabei, che si schiera contro quest’ipotesi: “Non sarebbe per niente una buona idea –  scrive – I nostri 2500 nasoni erogano solo l’1% dell’acqua immessa nella rete; i nasoni hanno una funzione fondamentale: lo scorrimento dell’acqua nelle tubazioni permette di mantenere in pressione la rete ammalorata. Venendo meno la pressione, avremmo problemi di stabilità dell’infrastruttura; i nasoni garantiscono la distribuzione di acqua potabile in tutta la città e, in molti casi, sono l’unica fonte di acqua per i mercati rionali”.

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I CONTROLLI SULLA RETE – A quanto riferito dalla stessa consigliera penta-stellata, da Acea sarebbe partita un’attività di verifica dell’integrità delle reti e ricerca di perdite nascoste: “Entro la fine dell’anno saranno controllati tutti i 5.400 km di rete in funzione a Roma – scrive Bernabei – Gli investimenti sulle reti sono già partiti da qualche settimana. Verranno impiegati 28 milioni di euro per due anni per ridurre le perdite di acqua del 20/25%”. Fanno chiarezza i dati diffusi nei giorni scorsi da Legambiente secondo cui la dispersione idrica in provincia di Roma si attesterebbe al 44%, mentre sarebbero ben 167 i litri pro-capite di acqua consumati quotidianamente nella capitale.

I PRELIEVI A BRACCIANO – Intanto in queste ore continuano i prelievi di acqua da parte di Acea dal lago di Bracciano. Dalla riserva idrica della Capitale si preleva fino a un massimo di 1.800 litri di acqua al secondo, un massimale che non sarebbe destinato a scendere da qui a settembre.

INCENDI – Con la siccità e il caldo record di questi giorni, non cessa nemmeno l’emergenza incendi. Solo nella giornata di ieri la Protezione Civile del Lazio ha effettuato ben 36 interventi con l’ausilio di 60 associazioni e un totale di 230 volontari. La maggior parte degli interventi ha riguardato incendi di sterpaglie e di macchia mediterranea.

LeMa