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Regione Lazio: approvata la nuova Legge Elettorale

Il Consiglio Regionale vota all’unanimità il nuovo testo: via il listino bloccato e introdotta la parità di genere perfetta nelle liste

L’APPROVAZIONE – Nella serata di ieri il Consiglio regionale del Lazio è arrivato all’approvazione della nuova legge elettorale. Con l’approvazione di questo testo si vanno a sostituire le regole applicate a partire dal 2005. Il documento è stato approvato all’unanimità, con dichiarazioni di voto generalmente positive da tutti i gruppi politici, salvo qualche distinguo.

LE NOVITÀ – Scompare il listino, vengono introdotte la parità di genere e la garanzia di almeno un consigliere regionale per ogni provincia e istituito il divieto del terzo mandato consecutivo per il presidente della Regione. Si sanciscono elezioni entro tre mesi in caso di scioglimento anticipato del Consiglio e vengono ampliati i casi di esenzione dall’obbligo di raccogliere le firme per la presentazione delle liste elettorali. Inoltre viene inserita l’ineleggibilità dei sindaci dei comuni con più di 20 mila abitanti.

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VIA IL LISTINO – L’eliminazione del listino bloccato è la maggiore innovazione di questa nuova legge elettorale regionale. Non ci saranno più i 10 consiglieri regionali automaticamente eletti insieme al candidato governatore vincente, che ne costituivano il premio di maggioranza. Tutta l’Aula della Pisana sarà quindi eletta direttamente dai cittadini. L’80 per cento dei seggi continuerà, comunque, a essere assegnato con metodo proporzionale, il restante 20 per cento sarà attribuito, come premio, direttamente alle liste circoscrizionali che sostengono il presidente e non più, come accaduto fino a oggi, attraverso il listino.

BOCCIATO LO SBARRAMENTO – Tra gli emendamenti presentati e bocciati dall’Aula c’è quello avanzato dal M5s, che puntava ad introdurre nel Lazio il doppio turno e uno sbarramento al 3 per cento per i gruppi di liste.

LE CIRCOSCRIZIONI – Le circoscrizioni regionali identificate sono cinque: Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo e Città metropolitana di Roma. Queste vedranno assegnarti i seggi in proporzione alla popolazione risultata residente all’ultimo censimento generale.

PARITÀ DI GENERE –  Altra importante innovazione introdotta in questo nuovo testo riguarda la doppia preferenza di genere. Un passo avanti rispetto al dovuto adeguamento alla normativa nazionale, dato che nelle liste di candidati i due sessi saranno rappresentati in maniera perfettamente paritaria.