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Ciro Immobile, una vita da bomber

Bomber. Non esiste parola migliore per descrivere Ciro Immobile. A dirlo sono in primis i numeri, a partire dai 29 gol della scorsa Serie A, che gli sono valsi il titolo di capocannoniere assieme all’interista Mauro Icardi. E anche in questa stagione l’attaccante della Lazio è partito alla grande: 8 gol e seconda posizione dietro a Piatek, la vera sorpresa del campionato in corso. Il giocatore biancoceleste è a caccia di un ennesimo record: raggiungendo 78 gol diventerebbe infatti il sesto miglior marcatore nella storia del club capitolino. Il napoletano è anche vicino a toccare le 100 reti in Serie A. Ora è a quota 92, ha superato mostri del passato come Zola e Van Basten e ha nel mirino Domenghini, Muzzi, Bacci e Mazzola, fermi a quota 93 gol.

Eppure c’è chi continua a muovere critiche, che hanno scatenato la reazione di Immobile sui social, dicendo che Immobile non è decisivo nelle partite importanti e al di fuori dei confini nazionali. Il pensiero va in primis ai suoi numeri in nazionale e a quel mondiale sfuggito nella maledetta partita con la Svezia, a cui però arrivò in condizioni fisiche non perfette. Il buon Ciro non riesce a incidere come vorrebbe e potrebbe con la maglia azzurra e su questo non vi è alcun dubbio. Probabilmente però è una questione di modulo, di gioco e di atteggiamento di squadra.

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La compagine di Simone Inzaghi sembra esaltarne le caratteristiche e riesce a farlo rendere al meglio. È lecito chiedersi cosa accade una volta che l’attaccante indossa la casacca dell’Italia, ma va detto che il nuovo commissario tecnico Roberto Mancini non sembra considerarlo nel blocco dei titolari. Basti pensare quanto accaduto con la Polonia per avere delle conferme. Spetterà all’ex Borussia Dortmund e Siviglia riottenere la fiducia e dimostrare le sue qualità anche sul palcoscenico internazionale. Questo però può passare anche dalla qualificazione in Champions League, sfuggita all’ultimo lo scorso anno.

Una vita do bomber quella di Ciro Immobile. Lo sanno bene i fantallenatori, che hanno in lui un’autentica garanzia a livello statistico nel fantacalcio, uno dei giochi più amati dagli italiani pallonari. Lo dimostrano i 21 gol realizzati in Serie A nel 2018 e una media gol a dir poco elevata. Ogni volta che il laziale segna c’è una possibilità su due che segni anche in quella successiva. Insomma, stiamo parlando del miglior attaccante italiano. Metterlo in discussione appare, basandosi sui numeri, i dati e le statistiche, un qualcosa di autenticamente folle. Ma si sa il mondo del calcio, a volte, è anche questo. C’è un solo modo per smentire ancora una volta tutti: continuare a segnare.