Grande bellezza, eterna memoria, struggente malinconia, sublime poesia, in una parola: Roma.
Paolo Sorrentino omaggia la Capitale contemplandola come una dea sul cui corpo le geometriche inquadrature e gli incantevoli giochi di luce risaltano la scultorea sensualità. Come conturbante modella, la Città Eterna si apre e si mostra misteriosa e ineffabile, rendendosi desiderio inappagato per una generazione di intellettuali (o sedicenti tali) che cercano, inutilmente, di conquistarla. Sullo schermo scorre una carrellata di irriducibili dandy fuori tempo, prestigiatori di idee inconcludenti, artisti senza talento paladini dell’after hour, emblemi di una società decadente votata all’autodistruzione. L’assenza di spiritualità chiude le porte della Capitale: il culto dell’apparenza e dell’aperitivo in terrazzo costringe inevitabilmente alla resa. Il ritorno al piccolo paese, a quella dimensione intima e genuina, abbandonata per l’estetico gusto della vanità, diventa dunque una scelta obbligata per chi cerca la redenzione dall’infima bassezza.
Regia: Paolo Sorrentino
Sceneggiatura: Paolo Sorrentino, Umberto Contarello
Interpreti: Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Pamela Villoresi, Galatea Ranzi, Giovanna Vignola, Giusi Merli, Luca Marinelli, Serena Grandi, Giorgio Pasotti, Massimo Popolizio, Isabella Ferrari, Roberto Herlitzka
(ITA/FRA 2013)
Simone Dell’Unto