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Un tram che si chiama Desiderio

tramdesiderio

Il tipico caso in cui la recensione diventa recinzione e costruisce un perimetro di parole troppo piccolo per riuscire a spiegare la portata storica di una pellicola che è divenuta simbolo di un’epoca.

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Un uomo e una donna brillano di luce intensa in una storia impressa nella memoria collettiva. Quell’uomo è Marlon Brando: statuario, aggressivo, rude, magnetico, possente negli sguardi e nei gesti. La sua figura pulsa energia e passione, trasmettendo nello spettatore un irresistibile impulso alla vitalità. Quella donna, invece, è Vivien Leigh: la sua interpretazione, che le valse il conferimento dell’Oscar come miglior attrice, racconta il disagio di una figura esclusa da una società tendente in cui il diverso è condannato all’emarginazione e all’allontanamento.

Regia: Elia Kazan 
Sceneggiatura: Tennessee Williams
Interpreti: Vivien Leigh, Marlon Brando, Kim Hunter, Karl Malden, Rudy Bond, Nick Dennis, Peg Hilias, Wright King, Richard Garrick

(USA 1951)

Simone Dell’Unto

 

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