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L’incantatore putrescente

La scrittura penetra a fondo nell’immaginario universale, giungle di maghi e mostri, creature mitologiche di ogni epoca. Attorno a Merlino – che assume un rango di estremo rilievo nella gerarchia di immagini e figure – si raccolgono piacere, tempo, caso, virtù, patimento. Mondo vuoto, universo pieno che corre via, il dolore della vita e della morte, sono i contrappesi che muovono l’ingranaggio di questo libro straordinario, opera prima di Apollinaire. Poeta, scrittore, critico d’arte, drammaturgo, Guillaume-Apollinaris-Albertus de Kostrowitsky nacque a Roma il 26 agosto del 1880, figlio di una nobildonna polacca e di un ex ufficiale borbonico italiano che non lo riconobbe. Trascorse la sua infanzia tra Roma, Monaco, Nizza, Cannes e Lione, per poi stabilirsi a Parigi, dove fu tra i più potenti animatori della scena culturale. Arruolatosi volontario in guerra, fu ferito alla testa; morì a Parigi il 9 novembre 1918. “Il tempo degli incantatori tornerà”, suona allora come tempesta sulla bocca di Merlino. Profezia e minaccia per risolvere l’enigma dell’esserci: in preda alle passioni e allontanato a forza, eterno e finito, fuggiasco e padrone di ogni cosa. Qual è il destino degli amanti? Dove va a finire un cuore morto? Cosa ne sarà di tutta la disperazione? Come sopravvivere alla solitudine?

L’INCANTATORE PUTRESCENTE

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Guillaume Apollinaire

Nino Aragno Editore 2023

Pagine 138

Euro 15

Ilaria Campodonico