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SIMIAN MOBILE DISCO

SIMIAN MOBILE DISCO

Attack Decay Sustain Release

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(Wichita, 2007)

E poi a sorpresa, l?album dancereccio o, che dir si voglia ballerino, quello che proprio non ce la fai a stare fermo, quello che tutti in pista, ma sì, in pista ci scateniamo tutti, proprio tutti tranne gli ubriachi finiti e le donnine col marchese. Loro no, in pista non ci vengono quasi mai. Ma noi sì, e se i primi ciondolano e le seconde somatizzano bibliche impurità, noi ci scateniamo, su battiti contenuti, territori labili, il suono taglia trasversalmente i generi, dance nella sua accezione classica ma se non vi soddisfa posso snocciolarvi un acid-house piuttosto che un electropop tendente ad electrofunk. Fellatio giornalistica. Ciò che rimane è il primo lavoro completo di due britannici dj James Ford e Jas Shaw, sampler-dipendenti e produttori (Arctic Monkeys, Klaxons). Con i Justice il tocco in comune ma sponda opposta della Manica, trattato di taglia e cuci sonoro, vagamente 80?, certo nulla di così nuovo ma orde di giovani disc-jockey apprezzeranno la lezione. Buon ordinariato poi la curva mira al picco, I Believe, chicca melodica, rimane lì, come resina sul deflettore non la levi, per giorni appiccicata nella testa. Gran bel pezzo. Gran.

Marco Di Bella

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