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Anomalie: la sperimentazione in periferia

Dal 31 agosto al 15 settembre a Roma la 17° edizione del Festival di nuovo circo contemporaneo

ROMA – Anomalie, Il festival internazionale di Nuovo Circo Contemporaneo di Roma torna ad illuminare la periferia orientale in un’edizione, la diciassettesima,  rinnovata, irruenta ed onirica, dedicata alla clownerie e alla street art. Al Clown, Anomalie 2023 riserva un’attenzione speciale, presentando tre appuntamenti imperdibili: il ritorno dell’incredibile Leo Bassi (giovedì 7 settembre)  maestro dell’irriverenza e dello sberleffo al potere; la prima volta a Roma dell’argentino  Niño Costrini (venerdì 1° settembre) che con la sua energia travolgente incanta da anni i migliori festival europei; la irresistibile e devastante comicità e fisicità di Antonio Rezza/RezzaMastrella (venerdì 15 settembre), clown contemporaneo e gran maestro dell’insensato.

GLI SPETTACOLI E GLI ARTISTI

Ventinove gli spettacoli di artisti provenienti da tutto il mondo,  che si esibiranno nel paesaggio urbano definito dalle suggestioni visive del collettivo di giovanissimi creativi – street artists, writers, photo visual and grafic makers ideatori e realizzatori delle scenografie effimere ed immersive – trasformando il Parco delle Canapiglie in un’anomala piazza che celebra la periferia e la strada, che trasuda vita ed emozione e naturalmente diventa ispiratrice ed espressione della creazione artistica contemporanea, della quale il circo e la street art sono declinazioni spontanee, oniriche.

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Gli artisti : WARNER CARLACCI, GIULLARI DI PERIFERIA, DÙO ANDABAN, CIRCUS FOLLIES, ANTONIO COLUCCIO, NIÑO COSTRINI, GUGLIELMO MAGELLANO BARTOLI, MILENA FRANTELLIZZI, DANIELA CARDELLINI, ELIA BARTOLI, LEO BASSI, EVA Q – FEDERICA FATTORI, DONATELLA MORABITO, FABRIZIO VELOCCI, COSTANTINO PUCCI, COLLETTIVO FLAAN, COMPAGNIA DROMOSOFISTA / GIROVAGO E RONDELLA FAMILY THEATRE, GIANNI RISOLA OTTOPANZER, DUO FLOSH, REZZAMASTRELLA, ROCCO MANFREDI / CIE DISPENSABARZOTTI.

IL FESTIVAL

Un festival completamente dedicato a clownerie, acrobatica, giocoleria con ospiti di fama internazionale. Gli argentini Duo Andaban che aprono il festival con uno spettacolo di equilibrismo e mano a mano mozzafiato, insieme ai Giullari di Periferia – Warner Circus e Elia the Juggler – che animeranno i luoghi più suggestivi del quartiere, le piazze nascoste. Dedicata al clown i due cabaret previsti il 3 e poi l’8 settembre – con la partecipazione di Costantino Pucci e Fabrizio VelocciDonatella Morabito nel primo studio de L'(E)-Toilette e Federica Fattori portano nel festival l’entusiasmo e la leggerezza del femminile. Imperdibile il 10 settembre il CamionTeatro di 12 metri della compagnia Dromosofista in collaborazione con Girovago e Rondella family Theatre, parcheggierà nel Parco per offrire al pubblico romano lo spettacolo Antipodi. In programma anche due prime opere: Theseus della compagnia MeltingPot e la coproduzione con Teatro Necessario dal titolo N.I.Q.

Spazio anche ad equilibrismi, acrobazie, illusioni e mirabolante giocoleria che, insieme a quattro progetti multimediali in residenza laboratoriale partecipata, trasformeranno la dimensione visiva ed estetica dell’orizzonte Parco delle Canapiglie, in un programma eclettico destinato ad un pubblico eterogeneo.

Il circo da sempre ha rappresentato il luogo e l’occasione dell’anomalia. La sua bellezza ed il suo senso più profondo stanno infatti nella capacità di sospendere per qualche tempo la normalità delle vite di ognuno di noi con qualcosa di strano, magico, sconosciuto, a volte inquietante, anomalo appunto. All’interno di questa forma di spettacolo a sua volta il clown è una anomalia, non è elegante, non è acrobatico, non è forzuto, non è coraggioso… eppure è il Re del Circo, il re degli Anomali …” Nicola Danesi de Luca, co-direttore artistico del festival Anomalie.

IL FESTIVAL E LE PERIFERIE

Lo scopo di Anomalie è quello di reinterpretare la periferia metropolitana attraverso l’innovazione e lo scambio intergenerazionale in una commistione fra un grande evento ed una festa di quartiere, dove il linguaggio universale dell’arte circense dà vita a comunità temporanee che amano immaginare, disegnare e raccontare trasformando la dimensione pubblica dello spazio urbano in luoghi di avamposto dell’arte contemporanea, nelle declinazioni del circo e della street art, simboli di partecipata ed inclusiva e di rigenerazione urbana.

Di rilievo la collaborazione con il collettivo di giovanissimi artisti creativi – writers, makers, designer di Roma Est. che hanno ideato, curato e realizzato le scenografie effimere del festival. L’incontro fra il circo di creazione contemporaneo e la street art rappresenta per l’associazione Kollatino Underground un ritorno alle origini che risuona di contemporaneità.

La diciassettesima edizione è stata pensata proprio in onore dei pagliacci, dei dissidenti e  freaks. Un inno alla poesia, alla gentilezza e alla risata che semplicemente può seppellire il grottesco e grossolano neocapitalismo contemporaneo che purtuttavia non offusca, limita e regola il libero pensiero, anzi lo vivifica” Chiara Crupi, co -direttrice artistica.

Redazione