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Corridoio mobilita’ Laurentina-Tor Pagnotta: arrivera’ a Trigoria?

Proposte e disagi di un’opera controversa, voluta dalla precedente Giunta comunale e gestita dall’attuale amministrazione

LAURENTINA – Proseguono i lavori per la realizzazione del corridoio della mobilità Laurentina-Tor Pagnotta, il primo dei due previsti all’interno del Municipio XII. Con la recente apertura di una nuova fase di cantierizzazione e gli inevitabili disagi arrecati alla circolazione, sono riprese anche le polemiche su un’opera che divide sostenitori e scettici.

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Da una parte le associazioni territoriali, critiche nei confronti di un’opera di cui sanno poco. Dall’altra, su una posizione opposta, l’amministrazione municipale di Calzetta (Pdl), interessata a diffondere le migliorie apportate al progetto originale. E l’opposizione, critica verso le scelte intraprese dalla maggioranza, accusata di aver tradito l’obiettivo sotteso all’idea del corridoio di cui furono, durante la Giunta Veltroni, i primi estensori. I cittadini, spaesati, tentano di rilanciare con le proprie proposte. “Noi avevamo suggerito, quando si parlava di un cavalcavia che avrebbe consentito l’attraversamento del GRA a bordo del filobus, la realizzazione di una metropolitana che arrivasse fino a Trigoria, ove realizzare un parcheggio di scambio”, ricorda Maurizio Filipponi, portavoce del CdQ Fonte Laurentina Ostiense. In verità, il progetto era ancor più ambizioso: “La nostra proposta era di realizzare un trenino leggero che, partendo da Trigoria,  raggiungesse Latina, attraversando  Pomezia, Ardea e Torvaianica”. Un’idea costosa ma lungimirante perché “il collegamento con Pomezia, avrebbe permesso di scaricare il traffico su via Pontina e via Laurentina, fornendo un’alternativa importante ai pendolari”. Il corridoio Eur-Tor Pagnotta, invece, ha dei limiti più stringenti. In particolare, l’ipotesi di una cancellazione del ponte sul GRA, rendendo complicato il prolungamento del filobus sino a Trigoria, ha prodotto notevoli critiche.

“Si trattava di un’opera assolutamente fondamentale ma i ritardi sui lavori hanno fatto lievitare i costi ed ora non si farà più” sostiene Andrea Gargano, coordinatore del Circolo Pd Laurentino, che conclude: “Senza cavalcavia i lavori del filobus sono inutili, rispetto al progetto iniziale”. D’altra parte, il Municipio difende il lavoro sin qui svolto. “La realizzazione del filobus permetterà il collegamento del nuovo quartiere di Tor Pagnotta con la stazione della metropolitana Laurentina, portando notevoli vantaggi sul piano della mobilità” spiega in una nota il minisindaco Pasquale Calzetta, aggiungendo che “è inoltre previsto il prolungamento del percorso del filobus fino a Trigoria, e stiamo sollecitando l’operatore affinché realizzi il cavalcavia. In prospettiva la Provincia di Roma ha già predisposto la creazione di una corsia protetta lungo la tratta Trigoria-Pomezia, per un’ulteriore futura estensione del percorso.” L’operatore cui si fa riferimento, è il noto costruttore Caltagirone, su cui gravano degli oneri concessori, in funzione dell’edificazione di un nuovo quartiere, Tor Pagnotta 2. Probabilmente però, la somma dovuta all’amministrazione non sarà in grado di coprire la costruzione di un cavalcavia sul GRA. Su questo punto, nonostante il tentativo chiarificatore, rimangono ancora molti nodi da sciogliere, che potrebbero, in ultima analisi, far pensare ad un altro percorso per raggiungere Trigoria, magari passando per via Laurentina. La realizzazione della tratta Trigoria-Pomezia invece, come auspicata dal Consiglio di Quartiere, sembra invece esser stata presa in carico dalla Provincia.  Ad oggi, comunque, il corridoio della mobilità congiungerà, certamente, la stazione della metro B Eur Laurentina con il quartiere Tor Pagnotta, dove è prevista la realizzazione di un parcheggio di scambio. E, anche su questo percorso, è stata sollevata più di qualche obiezione. Sempre Filipponi ricorda che “il filobus, arrivato all’altezza di via dell’Umanesimo, uscendo dalla sede protetta, abbasserebbe le antenne per diventare un autobus di 12 metri. Questo significa che il corridoio della mobilità su filovia, in senso stretto, riguarda 2,5 km di tracciato, mentre nel restante, ove procede in sede promiscua, si creerebbero inevitabili problemi di imbottigliamento”.

Intanto il 15 settembre hanno preso avvio una serie di lavori che hanno avuto ricadute sulla viabilità privata. In una nota comune Santoro e Contenta, rispettivamente coordinatore e capogruppo Pd nel XII Municipio, insieme ad Andrea Gargano, hanno dichiarato: “Nessuna informazione è stata data ai cittadini che, disorientati e inferociti, ci hanno segnalato questi disagi e che si sono trovati a dover fare una vera e propria ‘caccia al tesoro’ per raggiungere il Grande Raccordo Anulare. Per tre mesi, un’arteria così importante della città sarà chiusa”. Hanno poi aggiunto: “Il sindaco Alemanno e il presidente del Municipio Calzetta chiedano scusa ai cittadini perché oltre ad aver modificato il progetto partorendo un ‘topolino’ della mobilità che farà solo 2 km di percorso anziché 18, adesso gestiscono la fase del cantiere in maniera irresponsabile sulla pelle dei cittadini. Chiediamo – concludono– di riaprire alle auto la Via Laurentina e un incontro urgente in Municipio con tutti i responsabili di questo progetto perché si rischia il collasso di un intero quadrante e la rivolta dei cittadini”. Eppure, secondo l’amministrazione municipale, erano state comunicate, e per tempo, tutte le variazioni in sede stradale che, gli automobilisti, avrebbero incontrato. “Inevitabilmente i lavori provocheranno un momentaneo disagio ai cittadini – spiega Calzetta – tuttavia si tratta di un’opera che, una volta portata a compimento, porterà evidenti benefici a tutti i quartieri che sorgono lungo la Laurentina  e che sono interessati dalla tratta del filobus”. E sul piano della comunicazione: “La cittadinanza è stata preventivamente avvisata mediante il sito ufficiale del Municipio, nonché su diversi siti territoriali. Sono poi stati distribuiti localmente 120.000 volantini informativi e da oltre tre mesi è presente all’interno del nostro municipio un camper di Roma Metropolitane che si occupa di gestire la comunicazione”. “Ma perché non hanno parlato questi consiglieri del Pd quando ci siamo riuniti in commissione? Il loro punto di vista –afferma De Iuliis, capogruppo Pdl- sarebbe stato discusso e preso in considerazione”. Per quanto riguarda i disagi Calzetta ricorda che “il tratto interessato dalle variazioni di percorso è soltanto quello in direzione del GRA, nel tratto compreso tra viale dell’Umanesimo e via Silone, mentre  in direzione del centro città tutto è rimasto invariato”. Fugati i dubbi sulla comunicazione, il Presidente non risparmia una stoccata finale: “La sinistra per oltre quindici anni ha proposto un progetto di mobilità irrealizzabile che, infatti, non è mai decollato. L’attuale amministrazione ha invece elaborato una soluzione compatibile con le condizioni del territorio, al fine di assicurarne l’effettiva realizzabilità”.

Rimane da valutare anche l’entità dell’opera che, ricordiamolo, insieme al corridoio della mobilità Eur-Tor de’ Cenci, costerà, ai cittadini, 163 milioni di euro. Vale la pena continuare a ragionarci.


Fabio Grilli