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EUR, Archivio centrale dello Stato: al via il restauro

Il piano prevede interventi di rifacimento per la parte esterna e gli spazi interni

EUR – Cantieri da avviare nei primi mesi del 2024. È questo l’obiettivo presentato durante l’incontro del 25 luglio ospitato dal Ministero della Cultura, al quale hanno partecipato il commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, il direttore generale, Andrea Tardiola, il direttore centrale patrimonio, Carlo Gasperini, il direttore generale, già sovrintendente dell’Archivio centrale dello Stato, Andrea De Pasquale, la soprintendente speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma, Daniela Porro, e l’architetto Vincenzo Corvino.

L’EDIFICIO

Quello che oggi Conosciamo che l’Archivio Centrale dello Stato venne progettato nel 1938 con l’obiettivo di ospitare la mostra dell’autarchia, del corporativismo e della previdenza sociale per l’Esposizione Universale del 1942. Come si sa l’Esposizione venne poi annullata a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale e l’edificio venne completato solo negli anni Cinquanta, proprio con l’idea di ospitare un grande archivio.

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IL RESTAURO

Per questo intervento di riqualificazione e restauro dell’Archivio Centrale dello Stato con sede all’EUR sono stati stanziati 28 milioni di euro. I lavori sono stati affidati dall’Inail (che ha acquisito l’immobile nel 2015 da Eur Spa) a un gruppo di imprese specializzate con procedura a evidenza pubblica. Il progetto si sviluppa in due fasi, dedicate alla parte esterna e a quella interna dell’edificio, con tre obiettivi principali: sicurezza, sostenibilità e restauro estetico dei manufatti, soprattutto considerando che dal 2004 la struttura è vincolata come bene culturale.

SICUREZZA SOSTENIBILITÀ E RESTAURO

Per garantire la sicurezza, intesa anche come tutela di utenti e operatori, è prevista la messa in sicurezza della struttura edilizia e delle sue componenti impiantistiche, come le facciate, i solai, gli impianti tecnici e l’impianto antincendio. L’obiettivo della sostenibilità, invece, si realizza attraverso l’efficientamento energetico, l’uso di fonti di energia rinnovabili, l’energy sharing e l’uso di materiali per il recupero ecosostenibili. Per il restauro estetico dei manufatti, infine, si procederà alla pulitura dei rivestimenti marmorei e al ripristino delle parti deteriorate. Un nuovo impianto di illuminazione a basso consumo, infine, contribuirà a ripristinare il carattere monumentale della piazza. “La nostra attenzione è sempre rivolta alla sicurezza”. “Con questo progetto di riqualificazione contribuiamo al miglioramento estetico della capitale – ha dichiarato il commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo – con un’attenzione particolare al tema della sicurezza, uno degli aspetti che ci sta più a cuore”. Il commissario ha messo in evidenza l’importanza di alcuni elementi del progetto, tra cui la strategia antincendio e la sicurezza del cantiere. Fondamentali anche gli interventi finalizzati all’efficientamento energetico, necessari nell’attività progettuale per il contenimento del consumo di energia. Il nuovo impianto di illuminazione, infine, “valorizzerà ancora di più la facciata dell’edificio e restituirà ai cittadini un Archivio centrale bello da vedere e da frequentare”.

Redazione