ARDEATINA – Ci sono importanti novità sul fronte della mobilità e in particolare sul progetto di realizzare una nuova Stazione ferroviaria in zona Divino Amore-Falcognana. Un progetto di cui si parla da tempo e che il nostro giornale ha sempre seguito. Senza dimenticare che, fino agli anni Sessanta, una stazione in questo luogo esisteva eccome, ma venne dismessa prediligendo il trasporto su gomma sulla via Ardeatina, allora ancora non sottodimensionata rispetto al traffico quotidiano.
Una situazione ben diversa rispetto a quella che oggi vivono i residenti della zona e i tanti pendolari, costretti ogni giorno a destreggiarsi tra traffico, incidenti, ritardi e la presenza ingombrante dei TIR (che nemmeno potrebbero transitare visti i divieti). Ad inizio agosto, l’esponente locale di FdI Massimiliano De Juliis e il Senatore Andrea De Priamo, erano tornati sull’interesse di RFI e della Regione per il progetto, parlando anche di uno spostamento dell’infrastruttura di 500 metri (più verso Roma) rispetto all’idea originaria. Un’ipotesi che però faceva ancora i conti con l’assenza di fondi che, per un’infrastruttura del genere, non sono di poco conto. Tra le opere da realizzare infatti dovrebbe trovare posto anche un parcheggio di scambio, così da dare un’alternativa ai pendolari nell’ottica dell’intermodalità.
L’appuntamento con delle nuove informazioni era stato dato per il 30 settembre in Regione Lazio e così sono sempre gli esponenti di FdI a rendere noto che l’opera si è potuta inserire tra quelle da realizzare con i fondi destinati al Giubileo del 2025 (sempre nell’attesa del nuovo DCPM che ne decreti lo stanziamento).
La speranza è che quest’opera, spesso annunciata in pompa magna per poi ricadere per mesi o anni nell’oblio, possa finalmente vedere la luce. Grazie a questa infrastruttura infatti si potrà raggiungere in pochi minuti la Stazione Termini e il centro di Roma. Resta il pensiero per il quale, ancora una volta, per rendere più facile il raggiungimento del centro città dalle periferie si debba attendere la scusa di un evento che porterà i pellegrini oltre il GRA in visita al Santuario del Divino Amore. Come se la quotidianità di chi risiede nell’arco periferico non valesse lo sforzo.
LeMa
