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Spostato il mercato bisettimanale di Largo Sergi

Un nuovo plateatico, per lasciar spazio alla realizzazione del PVQ di Spinaceto. Cosa ne pensano i cittadini?
Se ne è parlato a lungo, e da qualche settimana è divenuto realtà. Tra soddisfazione e polemiche il mercato bisettimanale di Largo Sergi è stato spostato. Non di molto, appena trecento metri, in via di Mezzocammino. La nuova sistemazione, da alcuni auspicata, da altri tenacemente avversata, è avvenuta per consentire la realizzazione del Punto Verde Qualità del Parco di Spinaceto. Un complesso commerciale, affidato alla Maspen S.r.l., che verrà edificato principalmente nella vallata situata dietro Largo Sergi.
Un’operazione complessa e delicata, che dovrà garantire all’imprenditore privato introiti tali da giustificare un investimento importante, senza peraltro danneggiare gli esercizi commerciali già esistenti nell’area. Un tema di cui si è già trattato e su cui eventualmente si tornerà.
La questione centrale, da valutare in questa sede con giusta attenzione, è inerente lo spostamento del mercato.
“La nostra battaglia per il trasferimento – spiega Mario Turco, Presidente dell’Associazione Amici del Parco – era motivata: dal traffico che, in via di Mezzocammino, due volte a settimana restava congestionato; dalla deviazione dei percorsi degli autobus; dalla sporcizia, in modo particolare per le buste di plastica che alla fine del mercato si diffondevano su via di Mezzocammino come nel parco adiacente. Per non parlare della totale assenza di condizioni igieniche, con i cespugli che venivano spesso usati dagli ambulanti come latrine”.
Chiara, dunque, la posizione dell’Associazione che, negli ultimi anni, ancor prima che si cominciasse a parlare del Punto Verde Qualità, si prendeva cura di mantenere le aree verdi del parco.
“Il nuovo sito risponde esattamente alle esigenze locali – prosegue Turco – è recintato, vi sono i servizi igienici, un discreto parcheggio e tutta la sporcizia viene raccolta in più breve tempo perché l’area è circoscritta. Infine va citata la soddisfazione dei venditori ambulanti che possono avere vicino il mezzo di trasporto con il relativo magazzino ed il pubblico può muoversi con sicurezza”.
Anche il Comitato di Quartiere di Spinaceto-Tor de’ Cenci, nella persona del suo Presidente Guido Basso, riconosce la “contentezza espressa dai venditori per gli ampi spazi loro assegnati, ma anche perché finalmente hanno a disposizione i tanto agognati bagni pubblici. Anche i cittadini, dalle prime nostre indagini in loco, sono risultati soddisfatti per il nuovo mercato, con qualche cautela relativamente a due aspetti: i parcheggi delle auto, più numerosi nella vecchia area di Largo Sergi e la conseguente viabilità, che auspichiamo possa essere migliorata”.

Problemi inerenti la stessa viabilità, va detto, sono stati evidenziati anche da Mario Turco, che invita il Municipio XII “a far sistemare delle strisce pedonali all’ingresso del mercato bisettimanale insieme ad un avvisatore/rilevatore per il controllo della velocità; oltre alla presenza di due vigili urbani che veramente controllino il traffico”.

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La soddisfazione di abitanti ed associazioni sin qui riportate, non va assolutizzata. C’è chi, nei quartieri limitrofi a Largo Sergi, evidenzia con forza gli elementi di criticità che lo spostamento del mercato ha prodotto. Più specificatamente, parliamo del Comitato di Quartiere di Casal Brunori, e dell’Associazione “Vivere In”.

“Quell’opera non andava fatta – esordisce durante una lunga intervista Filippo Cioffi, Presidente di Vivere In e Consigliere del Cdq Casal Brunori – perché ha consumato il territorio senza alcun vantaggio: si è speso 1 milione e 700 mila euro per trasferire il problema di 300 metri”.

Nel corso degli anni, le due realtà territoriali, hanno cercato di far valere la loro posizione “dapprima informando i residenti attraverso una campagna di sensibilizzazione, anche mediante una raccolta firme. Ma ad un certo punto abbiamo realizzato che come percorso non era sufficiente, ed abbiamo iniziato ad intraprendere una raccolta fondi per realizzare un’azione legale – ricorda Cioffi – Il nostro obiettivo? Ripristinare quell’area, a bordo valle, com’era prima che vi facessero il nuovo mercato. Dopotutto – conclude il Presidente di Vivere In – ci sono soldi già stanziati dalla Regione Lazio per la riqualificazione di Largo Sergi. Adesso come verranno utilizzati? Nel contratto di quartiere denominato Torrino-Mezzocammino sono presenti tre stralci finanziati con 730 mila euro. Si tratta di opere che si sono realizzate, come la sistemazione della Villa Romana, oppure il rifacimento (incompleto n.d.a.) dei marciapiedi di via di Mezzocammino. Il terzo, appunto, prevede la riqualificazione di Largo Sergi”.

Dunque è lecito ipotizzare che, al termine del periodo di 18 mesi previsto per lo spostamento temporaneo del mercato, un arco temporale probabilmente studiato per facilitare il lavori del Punto Verde Qualità di Spinaceto, quest’ultimo torni alla sede originaria.

Ma non è così.

Maurizio Cuoci, Vicepresidente del Municipio XII ed Assessore all’Ambiente, interpellato sulla questione, lascia spazio a pochi dubbi: “Se nei prossimi mesi, l’organizzazione del mercato ed il traffico di via di Mezzocammino manifesteranno un sensibile miglioramento, si potrebbe pensare di lasciarlo nella nuova ubicazione che, peraltro, trattandosi di destinazione urbanistica annonaria, è perfettamente lecito sia lì”. Sulla legittimità torneremo immediatamente, intanto è il caso di registrare la posizione contraria del Pd, espressa da Fabio Ecca, coordinatore del partito per il circolo di Tor de’ Cenci che ha ribadito come “il trasferimento del mercato di Largo Sergi nella nuova area di via di Mezzocammino deve essere temporaneo, come previsto dalla memoria di giunta del Municipio Roma XII EUR, e durare quindi i diciotto mesi necessari alla riqualificazione di largo Sergi”. L’idea che il Pd sta perseguendo, a livello municipale, è quella di “destinare l’area ad attività culturali e sociali pubbliche. Chiediamo inoltre – conclude Ecca – di rivedere le entrate e le uscite della nuova area eventi e manifestazioni, temporaneamente destinata a mercato, perché sono collocate in un tratto di strada in cui i conducenti hanno una limitata visibilità delle vetture che procedono su via di Mezzocammino”. Un aspetto, quello della viabilità, che sembra essere preoccupazione condivisa da tutti gli intervistati.
Invece, tornando sulla destinazione urbanistica del mercato, alcune questioni di legittimità, in effetti, sono state sollevate dal Comitato di Quartiere di Casal Brunori e da Vivere In “a cominciare da una determina dirigenziale che autorizzava di fatto un incremento di un Pvq (di Spinaceto) fuori dal perimetro approvato dal Consiglio Comunale. Per noi – ricorda sempre Cioffi – non è concepibile che con un atto dirigenziale si possa derogare a quello che è stato stabilito da un Consiglio Comunale; inoltre questo ha anche comportato la sottrazione di una parte del Pvq di Casal Brunori, per aggiungerne un’altra, a 500 metri di distanza, nel parco di Spinaceto”.
Il progetto del Punto Verde Qualità, alla base della nascita della stessa associazione Vivere In, è ancora in una fase esplorativa. L’imprenditore privato, interessato al progetto, vorrebbe realizzare un vivaio, con un laghetto. Ai residenti l’idea non dispiace, anche perché potrebbe integrarsi con la loro proposta di impiantare degli orti sociali urbani ed un’area volo per modellini elettrici.

Per l’impresa, lo spostamento del mercato, da Largo Sergi alla vallata di via di Mezzocammino, non costituirebbe un problema. Perchè la realizzazione di un Pvq avverrebbe sulla collina; ma anche perché questo comporterebbe, con la sottrazione dei due ettari adibiti al plateatico, un minor onere di gestione e manutenzione del verde.
Diversa è la percezione dei residenti di Casal Brunori. “Per il quartiere lo spostamento del mercato ha prodotto un danno – conclude Cioffi – nel senso che è un manufatto orribile. È come mettere un mercato nel parco di Spinaceto”.

Una valutazione di carattere estetico che, prescindendo dalla funzionalità del progetto, è difficile confutare.

Fabio Grilli