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In Municipio VIII arrivano i tombini smart

Sono 130 i sensori installati su tombini e alberature dei quartieri

Tratto da Urlo n.218 dicembre 2023

MUNICIPIO VIII – Con le prime avvisaglie di maltempo non sono mancati i disagi. Oltre alle difficoltà legate al vento e alle alberature, a farla da padrona in città è la paura degli allagamenti dovuti ai tombini otturati dalle foglie e da anni di mancata manutenzione. Ma sul territorio del Municipio VIII una sperimentazione all’insegna della tecnologia e della Smart city sta cercando di migliorare la situazione.

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I DATI SU ROMA

Nulla di strano se guardiamo ai dati forniti dal rapporto “Città Clima 2023” di Legambiente, che inserisce la Capitale tra le città monitorate che maggiormente subiscono le conseguenze delle piogge intense. A Roma infatti tra il 2010 e il 31 ottobre 2023 (questo il lungo periodo preso in esame dal rapporto) si sono verificati ben 49 allagamenti gravi dovuti alle piogge intense. Tantissimi però sono i fenomeni medio piccoli, ma soprattutto ricorrenti, quelli che fanno percepire Roma come una città impossibile da percorrere non appena inizia a piovere.

LA SPERIMENTAZIONE

Il sistema che è stato attivato in Municipio VIII si chiama 3eTag ed è fornito dalla startup SmarTag Srl, che ha posizionato dei sensori all’interno di alcuni tombini e sul fusto di alberature selezionate. Questo sistema, si legge nella presentazione, “consente di pianificare interventi di gestione del territorio urbano e di salvaguardia del patrimonio arboreo”. Infatti con i dati memorizzati è possibile ottenere informazioni utili alla pianificazione della pulizia dei tombini e in merito a interventi di manutenzione degli alberi. “In questo modo – spiegano – si attuerebbero azioni mirate e puntuali anziché adottare interventi a tappeto, decisamente meno efficienti e più costosi”. Il sistema inoltre potrebbe anche evitare il verificarsi di allagamenti importanti, eliminando quindi i costi legati al ripristino del territorio. Infatti con l’installazione dei sensori all’interno di tombini o sul fusto degli alberi sarà possibile monitorare l’ostruzione a o i tempi di svuotamento delle vasche delle acque reflue dopo le piogge, oltre a censire e monitorare il patrimonio arboreo, verificando periodicamente l’inclinazione del tronco che gli alberi subiscono durante o dopo eventi climatici rilevanti.

IL PROGETTO IN MUNICIPIO VIII

Si tratta di un progetto realizzato con i fondi previsti all’interno di un bando promosso dalla Regione Lazio. Il costo degli interventi sostenuti in questo modo dal Municipio VIII è di 26.225 euro più iva per l’installazione di 130 sensori, divisi tra caditoie e alcune alberature. Questa attività ha inoltre un canone annuo per la manutenzione dei sensori, compreso nell’ammontare iniziale per il primo anno, per il quale il Municipio spenderà 1.500 euro. È previsto anche un aumento dei sensori, i quali, al momento, sono stati installati su tutto il territorio andando a coprire, in punti strategici da monitorare, tutti i quartieri del Municipio VIII: “Si tratta di una modalità nuova di interrogare e comprendere il territorio – spiega l’Assessore municipale ai Lavori Pubblici, Luca Gasperini – Grazie a questi sensori possiamo monitorare delle aree critiche, capendo con un po’ di preavviso quando è necessario intervenire per evitare danni. Naturalmente i sensori sono stati posizionati in punti sensibili dei quartieri, dai quali gli uffici municipali ricevono dati e degli avvisi al verificarsi di determinate condizioni. A quel punto si decide come agire. Penso che progetti di questo tipo siano una finestra sulla futura gestione delle nostre città, una prospettiva di efficientamento e programmazione degli interventi che sul lungo periodo può far risparmiare molto denaro alle amministrazioni”.

Leonardo Mancini