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Municipio VIII: il bando per le Associazioni di Protezione Civile si poteva evitare?

Paolo Pace Fdi: “Perchè si preferisce il bando alla ricerca di una sede per tutte le Associazioni?”

MUNICIPIO VIII – Non cala l’attenzione sulla vicenda che in questi giorni sta coinvolgendo due delle Associazioni di Protezione Civile presenti sul territorio municipale. Il Comune di Roma ha diramato un bando per assegnare gli spazi di via Benedetto Croce, precedentemente in carico alle Associazioni Millennium e Brigata Garbatella, intimando a queste di lasciare la sede al momento della nuova assegnazione. Tale bando era già stato annunciato in passato dall’allora minisindaco Paolo Pace, dopo il polverone creato dalla richiesta di espletare alcune funzioni al di fuori delle competenze di Protezione Civile, contro le quali si era espresso anche il Dipartimento Nazionale. “Quando affrontammo la questione chiedemmo agli uffici tecnici di metterci al corrente degli atti e della situazione – racconta l’ex minisindaco, ora esponente di Fdi, Paolo Pace – Capimmo che per l’Ares 118 era stato anche votato un atto in Consiglio Municipale, mentre per le due Associazioni di Protezione Civile c’era soltanto un foglio a firma dell’allora Presidente Catarci senza alcuna assegnazione reale. Il problema è stato creato proprio in questo modo, da chi non si è assicurato di assegnare gli spazi con presupposti regolari”.

LE RICHIESTE DI ALLORA – Le stesse richieste inserite nel bando vennero fatte anche allora: “Noi chiedemmo in via informale se le associazioni erano disposte a portare avanti alcune attività in sostegno del Municipio – seguita Pace – così come in passato era stato fatto per il parco Caduti del Mare. Ci furono molte polemiche così trovammo l’accordo con le Associazioni, che avrebbero continuato a stare nella sede di via Benedetto Croce fino alla assegnazione di un nuovo bando”.

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IL BANDO – Alla fine il bando è arrivato, in un Municipio senza alcuna guida politica e, a quanto pare, con scarsa memoria. All’interno del testo infatti, vengono proprio elencate quelle funzioni contro le quali si erano scagliate le Associazioni, con la “disponibilità – si legge – a svolgere attività complementari a quelle istituzionalmente previste”. Tra queste troviamo la chiusura e l’apertura dei parchi, il controllo in ingresso e in uscita degli scolari, la collaborazione con il Municipio per piccoli lavori di facchinaggio, oltre al presidio di eventi del Municipio e alla collaborazione con le forze dell’ordine in casi emergenziali. Tutte queste attività, pur non essendo legate ai compiti della Protezione Civile, vengono inserite come elementi preferenziali, che formano punteggio al fine dell’assegnazione.

IL BANDO SI POTEVA EVITARE – A quanto riferito dall’ex presidente Paolo Pace, poco prima dello scioglimento del Consiglio e del Commissariamento del Municipio, si stava lavorando per evitare di ricorrere ad un bando, ottenendo una sede idonea per tutte le Associazioni di Protezione Civile del territorio: “Venne prodotto un atto che chiedeva agli Uffici Tecnici di ricercare un locale all’interno del territorio adatto ad ospitare tutte le Associazioni – sono quattro Ndr- lasciando la sede di via Benedetto Croce all’Ares. Si erano valutate varie alternative come la sede di Largo delle Sette Chiese, poi con lo scioglimento del Consiglio e le mie dimissioni questo processo deve essersi fermato – seguita Pace – Quello che non capisco è il perchè invece di proseguire con l’iter avviato si è deciso di fare questo bando. I locali in questione non sono adatti, i volontari avrebbero bisogno di altri spazi e tutte le associazioni dovrebbero poterne usufruire, non soltanto alcune”.

Leonardo Mancini