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Strutture scolastiche, seguita il conto dei danni

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Chiude una sezione della Scuola dell’Infanzia Ranocchio Scarabocchio per i danni di una infiltrazione, ma servono ulteriori accertamenti per i controsoffitti

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I DANNI – Dopo le settimane di maltempo sono molti i plessi scolastici del territorio ad aver lamentato infiltrazioni ed allagamenti. In particolare la Scuola dell’Infanzia Ranocchio Scarabocchio, in via Erminio Spalla nel quartiere di Roma 70, è stata visitata dalla Commissione scuola del Municipio VIII per visionare i danni causati dalle infiltrazioni. A chiedere il sopralluogo il Consigliere di Fdi, Glaudo Rosati: “Dopo essere stato allertato da alcuni genitori preoccupati dalle numerose infiltrazioni, ho chiesto alla Commissione di visitare l’istituto. Il Presidente Catarci deve smetterla di fare falsi proclami – spiega il Consigliere Rosati – a febbraio aveva annunciato, ai quattro venti, di aver fatto l’ennesimo miracolo nel risolvere diverse disfunzioni negli edifici scolastici del territorio, tra cui erano citate anche le problematiche inerenti alle infiltrazioni di acque piovane del Ranocchio Scarabocchio. Purtroppo dobbiamo constatare, come al solito, che ad appena un mese di distanza dagli ‘editti presidenziali’ quello che è stato raccontato non corrisponde al vero”. Nel sopralluogo del 5 marzo i commissari hanno potuto verificare le condizioni in cui versa la sezione ‘L’ della scuola, chiusa fino al momento in cui si risolverà il problema dell’infiltrazione.

 

LA VISITA – A parlare della visita nel plesso è la presidente della Commissione Scuola del Municipio VIII, la Consigliera Pd, Floriana D’Elia: “È una scuola in condizioni abbastanza accettabili, ci sono interventi da realizzare assolutamente, verranno portati a termine durante le vacanze di Pasqua in quanto alcuni lavori – come la sistemazione di alcuni termosifoni – non possono essere effettuati con i bambini all’interno della struttura”. Più in generale, secondo la Consigliera democratica, è necessario pensare ad uno stanziamento ingente di fondi: “Servono risorse per le manutenzioni dell’edilizia scolastica, è evidente che le scuole siano in forte sofferenza. Abbiamo infiltrazioni ogni volta che piove – seguita – è necessario un intervento serio e chiediamo investimenti che vadano a recuperare quanto perso fino ad ora”.

MA NON E’ TUTTO – “In effetti, mentre ispezionavamo la Scuola con la Coordinatrice, mi sono accorto che dai controsoffitti c’era una fuoriuscita di polveri – specifica Rosati – che mi hanno indotto in una domanda, ovvero se ci fosse il sospetto di presenza di ‘lana di vetro’, dubbio che da anni attanaglia anche la Coordinatrice e tutti i dipendenti della Scuola che in più occasioni, senza creare allarmismi, hanno chiesto spiegazioni agli Uffici Tecnici del Municipio, ottenendo soltanto rassicurazioni verbali dagli stessi, ma mai una nota scritta che scongiura tale presenza”. A questo punto la richiesta del Consigliere Rosati è semplice: “ Voglio sperare che si abbia l’accortezza di predisporre, al più presto, una perizia sui controsoffitti da parte degli organi competenti, cosa richiesta peraltro da tutti i membri della Commissione, per verificare l’entità dei materiali contenuti e dare quindi certezze ha chi lavora nella Scuola e ai piccoli utenti che la frequentano quotidianamente”. Una richiesta che, come spiega la Presidente della Commissione Floriana D’Elia, avrà sicuramente seguito: “Quella segnalazione era già pervenuta alla Commissione Scuola, infatti in tutto il plesso abbiamo già fatto tanti sopralluoghi – seguita – Ne sono testimoni tutto il personale della scuola e i Consiglieri municipali che nelle scorse consiliature facevano porte della commissione scuola, come il Consigliere Rosati”. Già allora infatti: “Era stato segnalato il sospetto che ci potesse essere amianto e sollecitammo l’Ufficio Tecnico del Municipio a fare una verifica, che escluse la presenza di lana di vetro”. La Consigliera D’Elia non manca di criticare il modo in cui questa situazione è stata pubblicizzata dal suo collega Rosati: “Se esistono ancora queste preoccupazione e si vuole fare una verifica tecnica esterna, credo sia del tutto legittimo procedere su questo iter. Ma prima di lanciare allarmi va bisogna verificare, altrimenti si rischia solo di seminare il panico tra le famiglie – conclude – Servirebbe più responsabilità nell’effettuare i corretti passi, da parte di chi fa politica sarebbe il minimo”.

Leonardo Mancini