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Valco San Paolo: a breve lavori del Polo Natatorio

Pronti 3,4 milioni per ultimare la struttura ferma dai Mondiali di nuoto. Anche l’impianto Città Futura rimane in attesa di completamento

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(tratto da Urlo – la scena di Roma Sud di marzo 2013, n. 103)

 

 

MUNICIPIO XI – Dopo le numerose denunce e sopralluoghi, spesso infruttuosi, finalmente sembra che la vicenda del Polo Natatorio di Valco San Paolo sia in via di soluzione. La struttura edificata per i Mondiali di nuoto del 2009, costata circa 16 milioni di euro, è stata utilizzata soltanto un mese per poi cadere in uno stato di totale abbandono. E le opere limitrofe che dovevano essere ultimate per i Mondiali, come la sistemazione delle aree verdi, non hanno mai visto la luce: “Spetta a Roma Capitale la riqualificazione di quelle aree – dichiara Massimo Cartella, Consigliere al Municipio XI – con strade e verde pubblico. Non sappiamo se l’amministrazione stia mettendo in atto i passi necessari a completare queste opere. Purtroppo la comunicazione tra questa Giunta e il nostro Municipio è stata sempre molto difficile”. L’Unità Tecnica di Missione ha finalmente emesso l’avviso di preinformazione, per selezionare le imprese che completeranno i lavori dell’impianto. L’importo prefissato per il completamento è di 3 milioni e 400mila euro, che portano il costo complessivo dell’opera alla modica cifra di 19 milioni e 400mila euro. “Una parte dei lavori – spiega il Presidente del Municipio XI, Andrea Catarci – dovrebbe essere completata entro la prossima estate per consentire una parziale apertura. Dopo tutto quello che questa struttura ha passato lo vediamo più come un segnale che renda credibile l’interessamento delle istituzioni”. Anche dall’opposizione municipale è arrivata la soddisfazione per l’avvio del bando: “Auspichiamo che si metta la parola fine a questa vicenda, le cui conseguenze – spiega Simone Foglio, Capogruppo Pdl al Municipio XI – ricadono unicamente sulle spalle dei cittadini”. La critica del Capogruppo Foglio continua ricordando le altre strutture sportive ereditate dalla vicenda: “I Mondiali di nuoto hanno lasciato solamente segni negati nel nostro territorio. Non solo l’impianto di Valco San Paolo, ma anche la struttura di Città Futura su viale Cristoforo Colombo, di cui il Presidente Catarci non parla mai, ha avuto dei problemi con le conseguenze di infelici scelte come la cancellazione di un campo di calcio utilizzato da decine di bambini, e uno scheletro di cemento fermo da allora”. Di risposta il Presidente Catarci spiega che il problema è stato di diversa natura: “È vero che i Mondiali hanno lasciato sul nostro territorio due ferite, ma hanno due storie differenti. Per l’impianto di Città Futura parliamo di un ampliamento approvato prima dalla Giunta Comunale e poi dal Consiglio. Successivamente è finito nelle indagini che hanno coinvolto le strutture dei Mondiali, fino a quando la Cassazione e poi il Consiglio di Stato hanno dato ragione all’impianto dando il via libera alla continuazione dell’importante opera. La difficoltà dell’associazione adesso è di tipo economico”. Dalla direzione dell’impianto sportivo Città Futura, Fabio Cantoni, fa sapere che la situazione si sta smuovendo: “Purtroppo nonostante le nostre ragioni siano state riconosciute dalla magistratura, il progetto doveva essere portato a termine tramite le fideiussioni del Comune di Roma. Essendo stati fermi in attesa delle indagini, i fondi sono terminati. Ad oggi – conclude Cantoni – attraverso uno stralcio di progetto, ci sono stati assegnati nuovi fondi e contiamo di riprendere al più presto i lavori”. In attesa di nuove notizie e della conclusione della vicenda di queste strutture, non possiamo che sperare nella buona riuscita di entrambi i progetti.

 

Leonardo Mancini