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Corviale: il Palazzetto dello Sport di via Maroi dovrà essere più “gestibile”

Impianto più piccolo e diversi interventi sul territorio. Dal Municipio XI spiegano come verrà rimodulato il vecchio progetto del PalaCorviale

CORVIALE – Nei giorni scorsi le dichiarazione dell’Assessore Comunale alle Politiche Sportive, Daniele Frongia, hanno riacceso i riflettori su uno degli interventi più attesi del quadrante di Corviale: il Palazzetto dello Sport di via Maroi. A quanto si apprende nelle intenzioni di Comune e Municipio XI ci sarebbe la volontà di rimodulare questo intervento, per dotare il quadrante di un impianto più gestibile e attuare anche altre riqualificazioni. “È stato già presentato un piano esecutivo, condiviso tra gli uffici competenti e di concerto con Coni, Federazione e lo stesso Municipio – ha dichiarato nei giorni scorsi l’Assessore Frongia – Si tratta di un progetto che rappresenta una valida alternativa, più sostenibile in termini di manutenzione e gestione rispetto a quello precedentemente ipotizzato. È una proposta, e siamo in attesa di una risposta da parte del Governo”.

GLI ELEMENTI DEL NUOVO PROGETTO – Dei dettagli della rimodulazione ha parlato l’Assessore municipale all’Urbanistica Luca Ernesto Mellina, che ha definito il vecchio progetto del Palacorviale “una struttura faraonica inutile, costosa e ingestibile”, che tutt’ora mancava di “alcuni espropri nella zona dei consorzi e soprattutto di alcuni nulla osta ambientali”. Il nuovo progetto punterebbe invece ad un impianto più piccolo e ad interventi disseminati sul territorio: “È stato sostituito con il Palazzetto del pattinaggio e degli sport rotellistici, ma usufruibile anche da sport quali pallavolo, basket. Il nuovo progetto – seguita Mellina – assicurando le stesse caratteristiche, è più versatile, maggiormente sostenibile è molto meno costoso sia come realizzazione ma anche come gestione futura”. Ci sono poi gli altri interventi che ricadranno sul territorio, con il disavanzo dei fondi si punta ad incrementare le opportunità sportive: “La differenza dell’importo – ha dichiarato l’Assessore – è stata destinata alla ristrutturazione di tutte le palestre delle scuole municipali della zona di Corviale ed alla posa in opera di stazioni play ground (insieme di stazioni sportive per diverse fasce di età) di cui una in via Maroi da 2.000 mq.”.

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IL VECCHIO PROGETTO – I lavori per il Palazzetto dello Sport di via Maroi, una struttura di oltre 13mila mq con tribune fisse e posti per circa mille spettatori, erano iniziati nel 2011 con l’amministrazione Alemanno. Gli interventi, durati circa due anni, si sono poi fermati nel 2013 e l’iter ha portato alla risoluzione, in danno alla società, della convenzione. Da quel momento del destino dell’impianto si è saputo ben poco, fin quando l’amministrazione Marino puntò a reperire le risorse utili alla conclusione dei lavori. In quell’occasione fu il CONI ad aiutare il Comune, stanziando 5 milioni di euro all’interno dei fondi per la partecipazione della Capitale alla corsa per ospitare le Olimpiadi. Nonostante il mancato coinvolgimento di Roma, il CONI aveva comunque assicurato i fondi, così i cantieri sarebbero potuti ripartire. Ma ora, con la nuova rimodulazione messa in campo dal Comune, la partita sembra essersi riaperta.

LE CRITICHE DELL’OPPOSIZIONE – Intanto nei giorni scorsi gli esponenti municipali del PD Maurizio Veloccia, Gianluca Lanzi, Giulia Fainella e Angelo Vastola, hanno duramente attaccato il M5s per non aver reso nota (da ottobre scorso) l’intenzione di rivedere questo progetto. “Tale notizia – spiegano i consiglieri Dem – è stata tenuta nascosta per 3 mesi, tanto che è stata fatta una lettera riservata e nessun atto di giunta, né se ne è mai parlato nelle aule consiliari di Municipio e Campidoglio”. Le critiche degli esponenti del Pd non si limitano alla condivisione mancata di questa iniziativa, ma vertono anche sulle possibilità amministrative. Parlano infatti di una rimodulazione sbagliata perchè “in un caso perché chiede di finanziare opere di cui il comune non è proprietario, come per l’impianto del Calciosociale, oppure lo fa per opere che già hanno un proprio finanziamento come nel caso dell’impianto di Via Alagno”.

LA PARTECIPAZIONE – Nei prossimi mesi si potranno analizzare i primi passi di questa rimodulazione che di certo avrà un lungo iter amministrativo. La speranza è che allo stesso tempo l’intero progetto venga presentato alla cittadinanza, e che a questa possa esser data voce.

Leonardo Mancini