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Disordini al CIE di Ponte Galeria, Santori: ” E a pagarne le spese sono i cittadini”

cie ponte galeria

“Chi pagherà i danni perpetrati al Centro di immigrazione ed espulsione di  Ponte Galeria?  Naturalmente i cittadini” – lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione sicurezza urbana del Comune di Roma, Fabrizio Santori, in merito alla protesta ed ai successivi danneggiamenti che ammontano a circa 200.000 euro procurati da un nutrito gruppo di extracomunitari per favorire la fuga di altri immigrati.
“Preme ricordare che i clandestini stessi, donne e uomini presenti all’interno del Cie, hanno indistintamente confermato di ricevere un ottimo trattamento, così come avviene al centro C.A.R.A. di Castelnuovo di Porto per i rifugiati politici –  aggiunge Santori , che alcuni mesi fa ha fatto visita alla struttura di Ponte Galeria insieme al  Presidente della commissione comunale Politiche sanitarie, Fernando Aiuti, e al consigliere aggiunto Romulo Salvador, costatando  di persona le buone condizioni di vita all’interno del centro, che presenta servizi di ascolto psicologico, assistenza socio – sanitaria e nessuna limitazione per comunicare via filo con l’esterno. Non si tratta, quindi, di un carcere, tanto è vero che non vengono sequestrati nemmeno gli effetti personali.”
“Esprimiamo la nostra solidarietà nei riguardi degli agenti rimasti contusi nel corso della violenta protesta, inscenata per lo più da pluripregiudicati, ribadendo la necessità di punire severamente i responsabili. Il nostro Paese si mostra sempre accogliente nei riguardi degli immigrati, anche se clandestini, ai quali viene garantita cura, assistenza e accompagnamento ai Paesi di origine. Chi vuole rimanere in Italia, però, deve adeguarsi ed imparare a rispettare  le nostre regole e tradizioni”  – conclude Santori.

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