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Magliana: sgomberato campo abusivo di Vela de Mar, riparte la polemica

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Mentre in Municipio la maggioranza continua a contestare il piano nomadi della Giunta Alemanno, da destra invocano le espulsioni.


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Ancora una volta è emergenza rom. Sono state innumerevoli le segnalazioni sul degrado di campi nomadi abusivi nelle zone di Magliana, Corviale e Colle del Sole e la situazione è ormai diventata insostenibile per i residenti, che subiscono una vera e propria invasione da parte della popolazione nomade con conseguenti disagi. Dopo mesi di denunce, l’intervento: la Polizia di Roma Capitale insieme al Nucleo Coordinamento Nomadi e al Gruppo Sicurezza Sociale e Urbana il 9 settembre scorso ha sgomberato un numeroso insediamento abusivo presso gli ex locali di Vela de Mar, in via della Magliana 297. Circa 70 nomadi sono stati sgomberati e gli edifici dell’attività sono stati così restituiti ai legittimi proprietari. Secondo il Presidente del Municipio XV Gianni Paris (Pd) si è trattato di un provvedimento che rischia di essere solo uno degli innumerevoli, vani tentativi di restituire alla città ordine e sicurezza, e a questo proposito ha dichiarato: “È l’ennesimo intervento di questo genere a cui assistiamo che temiamo purtroppo resterà fine a se stesso e rappresenta, come sempre, un’inutile spreco di risorse economiche”. Il Presidente parla di incapacità da parte della Giunta Alemanno e del Campidoglio di trovare una soluzione a un problema ormai annoso, che crea disagio e preoccupazione in gran parte della popolazione della capitale. Soluzioni “provvisorie” insomma secondo Paris – autore di una lettera indirizzata al Sindaco – che non farebbero altro che spostare il problema da un punto all’altro della città, spesso nello stesso Municipio XV. Fabrizio Santori (Pdl), Presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale, è convinto della necessità di una politica dura nei confronti di tutti coloro che vivono di stenti e traffici loschi e vengono trovati a delinquere. “Per risolvere il problema devono essere messe in pratica le leggi sulle espulsioni – dice Santori – non essendo possibile limitare l’ingresso alle frontiere si deve poter provvedere a riaccompagnare in maniera coatta nei loro paesi d’origine tutti coloro che vivono nel nostro paese tramite espedienti e mediante atteggiamenti criminali”.
Insiste sulla decisione nell’affrontare l’emergenza rom anche Augusto Santori, Consigliere Pdl al Municipio XV, che ha commentato: “Dobbiamo ringraziare l’Ufficio Politiche per la Sicurezza Urbana e il corpo di Polizia di Roma Capitale per la tempestività dell’intervento anche se crediamo che molto resti ancora da fare nei pressi della Magliana e di Villa Bonelli, ancora sotto l’invasività delle componenti nomadi”. Ma Paris ha ribadito ancora: “Rispetto agli slogan inneggiati durante scorse elezioni, questa Amministrazione dimostra di aver fallito in pieno: da tre anni e mezzo a questa parte la situazione non è altro che peggiorata; lo stesso campo nomadi di via Condoni è stato rovinato, fino a raggiungere una situazione non più governabile. Decisa la risposta di Fabrizio Santori che, sottolineando come la politica messa in atto stia dando buoni risultati in alcune zone della città, ha ribadito che l’amministrazione comunale ha semplicemente smosso situazioni presenti nel territorio capitolino da prima. E il centro-destra critica la proposta di Paris di una politica di inclusione come metodo per eliminare il fenomeno delle occupazioni abusive: “Noi crediamo – dice Augusto Santori – nell’espulsione di chi rifiuta l’assistenza sociale e di chi occupa abusivamente degli spazi”. Di inclusione parla una convinta oppositrice della politica delle espulsioni, Gemma Azuni, Consigliere Sel al Comune di Roma e membro della Commissione Politiche Sociali, che ha dichiarato: “ll piano nomadi? Non va avanti.” Le espulsioni, secondo la Azuni, sono troppo costose per un’Amministrazione cittadina già in crisi economica, al contrario “si dovrebbe investire sull’integrazione mediante l’istituzione di campi controllati, lavoro e istruzione per evitare che i rom presenti a Roma commettano azioni illegali”.
Il recente sgombero è il risultato di operazioni che vanno avanti da mesi. Già in agosto un blitz aveva interessato un gruppo di nomadi stanziati abusivamente nella stazione ferroviaria di Villa Bonelli e nella zona circostante l’edificio di Vela de Mar e in quell’occasione erano stati individuati più di venti soggetti senza fissa dimora. L’operazione del 9 settembre scorso sembra aver posto un limite alla degenerazione degli ultimi mesi e arriva a ridosso del ritorno dei ragazzi nelle scuole e l’auspicio è che possa tutelare la sicurezza di tutti gli studenti. Contro la situazione di degrado raggiunta nella zona gli abitanti del quartiere sono scesi in piazza il 16 settembre scorso: presenti all’appuntamento anche Paris e A. Santori, entrambi per testimoniare vicinanza ai residenti nei confronti di una situazione che, nonostante le divergenti di opinioni, entrambe le parti politiche ritengono intollerabile. Su questo fronte però continuano gli scontri: Paris ha accusato nuovamente la Giunta Alemanno di trascuratezza nei confronti del quartiere e ha chiesto più decisione sottolineando l’inutilità degli sgomberi che “sono addirittura dannosi perché affrontano isolatamente il problema dalla presenza degli insediamenti irregolari di nomadi senza risolverlo”. D’altra parte A. Santori ha accusato di immobilità il Presidente del Municipio XV e di opposizione alle richieste reali dei cittadini e ha proposto una serie di ordinanze contro il rovistaggio nei cassonetti e l’utilizzo degli spazi verdi come luogo di sosta, auspicando la recinzione degli spazi più a rischio e maggior controllo sul traffico del ferro. “Il 20 settembre scorso durante un nuovo incontro con la cittadinanza – ci dice A. Santori – il Campidoglio ha preso nuovi impegni, più specifici, come la pulizia delle discariche che si sono formate, gli sgomberi e la messa in sicurezza post sgombero degli insediamenti abusivi, previsti per la metà di ottobre allo scopo di risolvere la situazione”. Nell’incertezza che ancora aleggia intorno al piano nomadi non resta che aspettare gli interventi specifici previsti nell’immediato per questo quadrante della capitale.

Anna Paola Tortora