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Forlanini: previsto investimento pubblico di 270 milioni

La Regione lancia la consultazione online, ma non mancano le critiche per i progetti sull’ex ospedale

Tratto da Urlo n.148 luglio 2017

PORTUENSE – A metà giugno è nato il portale “Nuova vita per il Forlanini”, il sito della Regione Lazio dove è possibile esprimere la propria opinione circa la futura destinazione dell’ex nosocomio. Il piano di rilancio del Forlanini prevede, in effetti, il coinvolgimento di tanti i soggetti pubblici (Ministeri, Università, Enti statali), si legge sul sito. Ma di tutta l’area, 20mila mq restano a disposizione delle istituzioni locali (Regione e Comune), per poter decidere insieme ai cittadini la destinazione di una parte dei locali, “negli ambiti previsti dal Piano Regolatore del Comune di Roma per quanto riguarda i servizi pubblici di livello urbano (sociosanitari, culturali, relativi all’ordine pubblico e alla sicurezza, oltre alla possibile destinazione per sedi amministrative pubbliche e sedi universitarie)”.

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PUNTO DI SVOLTA – “Il progetto di valorizzazione del Forlanini – ha dichiarato a giugno il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – è arrivato a un punto di svolta: i cittadini sono chiamati a dare il loro contributo per scrivere insieme il futuro dell’area che resterà pubblica”. “La Regione – ha spiegato l’Assessore al Bilancio, Alessandra Sartore – ha aderito al progetto dell’Agenzia del Demanio e del Ministero dell’Economia ‘Proposta immobili’ che coinvolge le pubbliche amministrazioni in operazioni di valorizzazione, riuso o dismissione del proprio patrimonio immobiliare, mantenendo la finalità pubblica di utilizzo”. Quindi “il Forlanini riaprirà con una vocazione pubblica, rivolta al quartiere, ai cittadini e ai servizi che chiederanno”, ha ribadito Zingaretti a inizio luglio, parlando poi dei fondi previsti, “circa 270 milioni di investimento pubblico”. L’idea della Regione è quella di dare all’ex ospedale una vocazione internazionale. Nell’immaginario quindi sono previsti “sedi e luoghi che valorizzino la presenza a Roma di grandi istituzioni, case dello studente e, accanto, la fruibilità del parco e i progetti che i cittadini stanno segnalando”.

IL FUTURO DELL’EX OSPEDALE – Con l’approvazione della delibera, la 766/2016 (a dicembre scorso), il Forlanini è entrato a far parte del patrimonio “disponibile” della Regione, variazione che ha eliminato il vincolo del suo utilizzo esclusivo come struttura sanitaria; l’atto inoltre fissava il valore di mercato dell’immobile (70 milioni di euro). Feroci erano state le accuse rivolte alla Regione di voler svendere il complesso a privati, ma le rassicurazioni sulla volontà di mantenere pubblica la destinazione e la proprietà del complesso erano arrivate subito e ribadite in più sedi. L’ex ospedale è chiuso dall’estate 2015 (ma al suo interno qualche attività continua a esistere) e versa nel degrado nonostante fino a oggi sia stato destinatario di un investimento di 1 milione di euro (per la bonifica e il potenziamento della sorveglianza al suo interno). Da anni si parla del suo futuro. Sono molte le ipotesi che sono state avanzate, in ultimo quella dell’attuale Giunta regionale di adibire il Forlanini a Cittadella della Pubblica Amministrazione. Anche il Municipio XII ha mostrato interesse verso l’ex nosocomio, chiedendo alla Regione uno spazio all’interno del quale spostare gli uffici del parlamentino (la sede attuale, in via Fabiola, costa al Municipio infatti circa 650mila euro l’anno, ndr). Al momento non ci sono novità in merito.

VIABILITÁ E PARCHEGGI – Secondo Tina Pelliccia, rappresentante del Coordinamento dei Comitati per il Forlanini, la Cittadella della Pubblica Amministrazione non sarebbe una buona idea perché “la zona non è attrezzata per sostenere, in termini di viabilità, parcheggi e presenza, un tale incremento di popolazione” che ne deriverebbe. Ma in merito le rassicurazioni arrivano direttamente dalla Regione, che sul portale precisa: “La realizzazione del progetto di Cittadella della Pubblica Amministrazione, oltre a prevedere la creazione di parcheggi all’interno del complesso, consentirà di migliorare la mobilità intorno a quest’area, intensificando i collegamenti”.
Quindi dal Coordinamento è arrivata la richiesta di un tavolo partecipato da Regione, Comune e Municipi XI e XII per concertare assieme la migliore soluzione per il complesso del Forlanini: “Non vorremmo che questa proposta della Regione Lazio sia il cavallo di Troia per vendere il Complesso a soggetti anche privati. Auspichiamo che la Regione tenga fede alle dichiarazioni espresse”.

LE CRITICHE – La consultazione indetta dalla Regione, ha precisato Fabrizio Santori, Consigliere regionale (Fdi), prende in esame una serie di opzioni suddivise in macroaree generiche: “Scelte unidirezionali che fingono il coinvolgimento dal basso e illudono i cittadini. Non viene offerta l’opportunità di proporre una soluzione alternativa”. Un’illusione, secondo Santori, sarebbe stata anche il bando regionale per individuare operatori per la gestione degli spazi esterni del Forlanini per la stagione estiva 2017: “Una gara già indetta a maggio, prorogata fino al 19 giugno, perché in prima battuta andata deserta, e della quale ancora oggi non conosciamo l’esito. Seppure ora fossero comunicati i vincitori del bando, passerebbero altre settimane prima dell’avvio delle attività”. Santori ha concluso riprendendo le critiche mosse i mesi scorsi alla delibera 766/2016: “Siamo di fronte alla solita approssimazione di un’amministrazione regionale incapace di esaltare un patrimonio architettonico e urbanistico che altrove sarebbe valorizzato come meriterebbe, e che invece rischia di essere svenduto a privati grazie alla delibera di dismissione voluta da Zingaretti”.

Anna Paola Tortora