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Municipio XII: un nuovo ‘esperimento’ per Parco Merolli

Nel parco arriverà un centro di aggregazione, ma l’opposizione chiede conto dell’adeguamento della struttura

MONTEVERDE – Proseguono le difficoltà per la gestione della piccola area verde in via Pietro Merolli, per la quale da anni si susseguono proposte, “ma mai risolutive”, come ha commentato il capogruppo della Lega nel XII Municipio, Giovanni Picone. Da marzo scorso, infatti, è partito un nuovo ‘esperimento’ per la gestione del parchetto di Monteverde, annunciato anche dal presidente Elio Tomassetti: “Parco Merolli, un importante centro green di aggregazione, è stato aperto per due anni grazie ai progetti PUC – Progetti utili alla collettività, ndr – ai nostri servizi sociali e al lavoro dei percettori del reddito di cittadinanza. A causa dei tagli economici e delle scelte di questo governo, non ci sono più i fondi per finanziare i PUC che finora avevano tenuto il parco aperto e curato. Ora, grazie a uno sforzo non indifferente della comunità territoriale, in sinergia con le nostre istituzioni, sarà garantita l’apertura del Parco. Il Municipio XII ha inoltre vinto un bando regionale con cui finanziare un centro di aggregazione giovanile all’interno dello stesso Parco Merolli”.

LA GESTIONE DEL PARCO

A garantire l’apertura del parco e la sua cura, grazie ad un patto di collaborazione con il Municipio, saranno tre realtà associative del territorio: Monteverde Attiva, Arcy Freddy e Amici di Villa Flora. A settembre, poi, dovrebbe prendere il via anche il centro di aggregazione giovanile annunciato dall’amministrazione municipale: grazie all’idoneità ottenuta in un bando della Regione Lazio la struttura in muratura ospiterà attività ricreative di vario genere.

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L’OPPOSIZIONE INCALZA

Ma è proprio su quest’ultimo punto che Giovanni Picone avanza non poche perplessità: “Chiediamo al presidente Tomassetti in che modo l’area di parco Merolli possa essere presa in considerazione come soluzione per centri di aggregazione, considerato che a noi non risulta nessun intervento di messa in conformità dell’edificio. Motivo per cui – prosegue – chiederemo la convocazione della commissione trasparenza, per far luce su una situazione che solo poco tempo fa l’ufficio tecnico del Comune aveva considerato non conforme”. E sul progetto previsto per l’apertura e manutenzione del parco commenta: “È la sesta volta consecutiva che si prosegue con lo stop di un affidamento precedente, e il quartiere si trova a fare i conti, per l’ennesima volta, con un’area verde che potrebbe essere potenzialmente chiusa, perché anche la soluzione annunciata dal Presidente Tomassetti, seppur eviterà la chiusura del parco, sarà limitante. I cittadini già in questo periodo di transizione lamentano mancanza di manutenzione e pulizia dell’area, oltre che l’impossibilità di fruirne. Noi continuiamo a chiedere soluzioni definitive e non tampone, come sono state quelle adottate fino ad ora prima dal M5S e poi dal Pd. A causa di questo modus operandi, infatti, ogni anno ci troviamo ad affrontare la stessa problematica rischiando sempre di dover rinunciare ad uno spazio verde nel nostro quartiere”, conclude Picone.

Marta Dolfi