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Villa York: proseguono gli interventi sulla villa e sul parco agricolo

Presto l’apertura di un percorso ciclopedonale da via di Forte Bravetta a via dei Torriani

Tratto da Urlo n.213 giugno 2023

VALLE DEI CASALI – Proseguono i lavori su Villa York e sui 44 ettari a vocazione agricola che la circondano. A parlare dell’avanzamento degli interventi, che lo ricordiamo sono privati, è la commissione Ambiente del Municipio XII, con il Consigliere Augusto Rossi e il Presidente municipale Elio Tomassetti che hanno visitato il cantiere accompagnati dalla proprietà il 29 maggio scorso.

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LA STORIA DELLA VILLA

La villa si scorge in lontananza, nel verde della Valle dei Casali, attraverso qualche punto poco edificato lungo via Bravetta e via del Casaletto. Uno degli ultimi esempi di villa romana sei-settecentesca, appartenuta al cardinal Enrico Benedetto della famiglia reale Stuart, Duca di York. La sua storia inizia nel 1647 quando Zenobio Baldinotti acquistava un fondo, denominato Casal di Marcello, e iniziava la costruzione di una villa su progetto dell’Architetto Pietro Paolo Drei. Nel 1697 la proprietà passa alla famiglia Ruspoli e poi, fino al 1804, al principe Benedetto Giustiniani. Nel 1808 arriva alla famiglia York, della quale ha mantenuto il nome fino ad oggi. Nel tempo, vista la sua vocazione, l’edificio si è trasformato in azienda agricola, divenendo quindi proprietà della Federconsorzi (fondata dal 1892). Questo fino alla progressiva dismissione dell’ente a partire dal secondo dopoguerra, che lasciava un deficit di oltre 4mila miliardi di lire e tantissime proprietà prestigiose come Villa York.

GLI INTERVENTI IN CORSO

Nel marzo del 2021 hanno poi preso il via le azioni relative al piano di recupero agricolo (P.A.M.A.) che interessa la Valle dei Casali. Il progetto prevede anche un piano di intervento privato su 44 ettari di terreno vincolato, a carico della “Sherwood Green srl”, società agricola italiana controllata dal gruppo “LDC” di Taiwan (che nel 2017 acquistò i 44 ettari di proprietà di Federconsorzi, compresi alcuni casolari e Villa York, dopo che nel 2016 il Comune non si è avvalso del diritto di prelazione), autorizzato da Roma Natura, Regione Lazio e Sovrintendenza. All’avvio dei lavori era stata la stessa azienda a comunicare la natura di questi interventi: “Il restauro coinvolgerà il sistema di scalinate e ninfeo, la vicina cappella, oltre al giardino attiguo a Villa York – e ancora – Sherwood Green avvierà anche un’attività di coltivazione agricola in circa 30 ettari del parco agricolo, con l’impianto di nuovi olivi ed alberi da frutto, oltre che di ortaggi e verdure, che saranno poi messi a disposizione del mercato locale e dei ristoranti del gruppo”.

LO STATO DEI LAVORI

Gli interventi contano un investimento di circa 15 milioni di euro e vengono svolti, lo ricorda anche il Municipio XII, sotto lo stretto controllo della Sovrintendenza. Il sopralluogo effettuato dalla commissione municipale il 29 maggio, spiega il minisindaco Tomassetti, si è svolto “in un’area di pregio della Città: da un lato il Buon Pastore, capolavoro del Brasini, dall’altro il Forte Bravetta, opera del XIX secolo che insieme al Demanio stiamo cercando di recuperare e destinare a finalità socio-culturali. In mezzo a questi capolavori, una Villa di fine Seicento abbandonata per anni che tornerà al suo splendore, con opere annesse al servizio di tutti, come il percorso pedonale, una fattoria didattica, un polo di accesso alla Valle dei Casali e un parco che con Città Metropolitana stiamo cercando di recuperare”. Sempre dal Municipio assicurano che questo intervento, seppur di natura privata, può rappresentare un’occasione, dato che il territorio avrà finalmente un accesso diretto alla Valle dei Casali con via di Forte Bravetta, che sarà aperta al pubblico e diventerà un percorso ciclopedonale fino a via dei Torriani. “Ci hanno comunicato che i lavori procedono congiuntamente alla realizzazione della via ciclopedonale da aprire alla cittadinanza – ha comunicato il Consigliere Pd, Augusto Rossi – Abbiamo visto di persona quanto in opera e chiesto la disponibilità dopo l’estate ad organizzare un incontro pubblico per raccontare quanto si sta realizzando”.

Leonardo Mancini