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Cupinoro nuovo sito, ma Falcognana rimane per le emergenze

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Sarebbe a Bracciano il nuovo sito che riceverà i rifiuti della Capitale in attesa di un sito definitivo

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UN NUOVO SITO – ancora una volta ci troviamo a dover spostare l’attenzione su un nuovo sito che vada a sostitituire l’ormai ‘chiusa’ discarica di Malagrotta: “Il metodo è lo stesso di Falcognana – annuncia il Presidio No discarica Divino Amore – Decidono di nascosto sulla testa dei cittadini. Prima l’hanno chiamata discarica di servizio, ora discarica residuale. Tuttavia, nessuna di queste definizioni è accettabile, in quanto il Presidio non permetterà nessuna discarica a Falcognana”. Il primo ottobre Sottile ha emesso un decreto con il quale è stata requisita una volumetria di 20mila mc dell’impianto di Cupinoro a Bracciano, destinata a rifiuti trattati. “Cupinoro non è l’alternativa a Malagrotta. Non c’è stata vendita di terreni – precisa il sindaco di Bracciano, Giuliano Sala – Si tratta di una volumetria oggetto di un bando della Bracciano Ambiente. Nel decreto si stabilisce inoltre che il conferimento avverrà nei limiti della volumetria e della capacità disponibile”.

DALLA REGIONE – La risposta ufficiale è giunta tramite una nota della Regione Lazio: “Le polemiche pretestuose di alcuni consiglieri dell’opposizione nei confronti dell’Assessore Civita sono fuori luogo e non trovano alcuna ragione d’essere. Come ricordano il Commissario Sottile e il sindaco di Bracciano, la Bracciano Ambiente Spa, che gestisce la discarica pubblica di Cupinoro, ha pubblicato il 9 settembre un primo avviso di asta pubblica, andato deserto, per vendere alcuni spazi ancora disponibili presso il sito di Bracciano, così come già previsto dalle vecchie autorizzazioni. Il Commissario Sottile, venuto a conoscenza di un secondo bando pubblicato sui quotidiani locali con scadenza al 4 di ottobre, ha “comprato” quello spazio in rapporto diretto con la Bracciano Ambiente Spa. La Regione Lazio, quindi, non è stata chiamata ad esprimere alcun parere in merito alla vicenda perché si è trattato di una decisione autonoma della Bracciano Ambiente Spa alla quale ha aderito il Commissario Sottile”. In una nota Riccardo Valentini, capogruppo di Per il Lazio al Consiglio regionale, parla delle prospettive del commissariamento e della possibile conclusione dell’emergenza: “Non dobbiamo dimenticare che la situazione di emergenza è stata causata dalla inefficienza della Giunta Polverini e che per questo è stato necessario nominare un Commissario straordinario. Una situazione dalla quale la Regione uscirà definitivamente a dicembre. Solo allora potrà finalmente riappropriarsi ed assumersi tutte le responsabilità che comporta la complessa gestione del ciclo dei rifiuti. Fino ad allora, questa amministrazione ha svolto, e sta svolgendo, con efficienza e puntualità le funzioni che le competono, senza invadere le specifiche competenze che la legge attribuisce a Sottile. L’opposizione si sta comportando in maniera ottusa, ha mancato di mancato di rispetto all’assessore Civita, il quale ha mostrato grande invece disponibilità e attenzione con la sua presenza in Aula, fornendo ulteriori spiegazioni sul ruolo che svolge la Regione Lazio nella complessa vicenda della gestione dei rifiuti. Per quel riguarda il sito di Bracciano, è doveroso sottolineare che si tratta di una decisione presa nel rispetto della normativa ambientale dal commissario Sottile d’accordo con la società Bracciano Ambiente. Il nostro Gruppo sarà sempre a favore della crescita della differenziata e per una gestione pulita e organizzata del ciclo dei rifiuti nel territorio laziale. Continueremo, infatti, a sostenere Zingaretti e Civita nel percorso intrapreso verso una Regione sostenibile, rispettosa delle normative Ue e della salute dei cittadini”.

DAL COMUNE – Inoltre l’Assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Estella Marino, ha confermato che “Ad oggi, non so se utilizzeremo la discarica di Falcognana perché, probabilmente, se siamo a riusciti a mettere in piedi strade diverse, non è detto che ce ne sia bisogno. Il ministero sta finendo le ultime indagini perché le valutazioni non si fanno a scatola chiusa ma andando ad analizzare criticità, problemi, necessità”. Così, Estella Marino, assessore all’ Ambiente di Roma Capitale, stamani ai microfoni di Radio Città Futura. E alla domanda sui costi del trasferimento dei rifiuti al Nord, dopo la chiusura di Malagrotta, ha risposto: “Fino a ieri pagavamo 67 euro/tonnellata per il conferimento in discarica; con i bandi che sono stati aggiudicati, la spesa è tra i 100 e i 115 euro/tonnellata, quindi la differenza, moltiplicata per le tonnellate, è quanto ci costerà. C’è da dire – ha aggiunto – che Malagrotta, obiettivamente, aveva costi più bassi rispetto ad altre discariche ma è anche vero che ha creato una serie di problematiche per la Valle Galeria. Quando facciamo i conti sui costi, dobbiamo tenere in considerazione anche gli effetti ambientali”. Solo nelle prossime settimane conosceremo il futuro del sistema rifiuti del Lazio, nella speranza di un repentino cambio di rotta.

Leonardo Mancini