I cittadini e i commercianti denunciano lo stato dell’area, chiedendo maggiore attenzione nell’assegnazione degli spazi
Passano gli anni, si succedono le amministrazioni, ma alcune sacche di degrado permangono indisturbate. Paradossalmente aumentano, come nel caso del PvQ in via di Mezzocammino. In altre circostanze, invece, rimangono semplicemente come monito verso quanti, ad ogni giro di giostra, anelano un cambiamento che rimane spesso disatteso. Ed allora torniamo a parlare del Centro Civico Polifunzionale di Largo Cannella. La vergogna del quartiere. “Ad agosto mi sono recato presso la Sede della IX Circoscrizione a Spinaceto per fare la carta d’identità a mio figlio – scrive un residente – Ho trovato uno scempio indescrivibile. L’esterno degli uffici circoscrizionali è indecoroso. Ovviamente la mattina seguente ho fatto presente tale situazione al Municipio, il cui Presidente purtroppo mi ha risposto che è a conoscenza della situazione ma che per ora non può intervenire per mancanza di fondi. In tutta sincerità – ammette il cittadino – mi vergogno di tale situazione sia come romano che come italiano. Non è pensabile lasciare nel degrado degli uffici pubblici di tale rilevanza e tutta la zona circostante”. Quello che il residente, giustamente scandalizzato alla vista di tanto degrado, forse non sa, è che per riqualificare quella struttura la giunta Veltroni spese una cifra vicina ai 2 milioni di euro. Con risultati, ad oggi, decisamente opinabili.
“La situazione sta degenerando principalmente per la responsabilità pubblica, perché una gran parte dei locali, come l’Urban Center, non hanno mai funzionato – ci spiega Deo Peppicelli dell’Unione Inquilini – inoltre non viene fatto un servizio di pulizia ed è tutto affidato al volontariato delle varie associazioni. Il Comune si preoccupa solo di pulire davanti al servizio anagrafico. Poi abbiamo l’assalto dei writer che ogni tanto riprende spinta, e questo succede soprattutto perchè i locali non sono utilizzati”. “Veltroni, quando procedette alla riqualificazione di questo edificio – osserva invece Augusto De Maglie, responsabile del CAF UGL di Largo Cannella e memoria storica del quartiere – fotografò la situazione che c’era, assegnando gli spazi a chi effettivamente li stava già utilizzando. Molti però, col tempo, hanno smesso di venire e parecchi locali sono rimasti con le saracinesche abbassate. Con i risultati che si vedono. Nel mio caso – conclude De Maglie – mi sono trovato a dover pulire il guano dei piccioni, causato dal fatto che accanto al mio locale si trovano dei bagni, chiaramente inutilizzati da anni, dove si annidano. Ho paura solo a pensare cosa ci sia dentro quei bagni. Insomma, qui c’è un problema di abbandono totale. Questa struttura è lasciata alla mercé di vandali e teppisti. A mio avviso l’unico modo per evitare questo degrado è assegnare i locali a chi vi lavora realmente”. Un’analisi che abbiamo notato esser condivisa con quanti in quella struttura operano quotidianamente. Pagando, contestualmente, il canone di locazione.
“Rispetto al censimento delle associazioni che all’epoca della riqualificazione erano presenti, va osservato che molte hanno smesso di essere operative. E dunque, oltre ai locali del Municipio che restano sottoutilizzati, ve ne sono altri vuoti – ricorda Peppicelli – C’è una forte domanda di associazioni e comitati che non sanno dove riunirsi. La famosa partecipazione dei quartieri, dovrebbe essere svolta là dentro. Anche accanto alla nostra sede ci sono spazi vuoti. Noi facciamo il possibile, ospitiamo un Gruppo di Acquisto Popolare, lavoriamo in sinergia con un CAF, insomma siamo aperti spesso durante la settimana, ma non si può continuare a operare contando esclusivamente sulle nostre forze: l’amministrazione non ci aiuta”. Tanti locali assegnati e rimasti inutilizzati. A fronte di una domanda crescente di spazi da parte di realtà effettivamente presenti sul territorio, rappresentano un paradosso irricevibile. “Il nostro Comitato di Quartiere segue i problemi di circa 60mila residenti, tra Tor de’ Cenci, Spinaceto e Tre Pini. Eppure dobbiamo riunirci in un locale Ater in via Lorizzo, che cade a pezzi – fa notare Guido Basso – l’odore di muffa è penetrante, gli intonaci cadenti, il bagno, al piano inferiore, è praticamente irraggiungibile”. Insomma, un luogo indecoroso. “Da almeno 3 anni abbiamo chiesto che Largo Cannella venisse riqualificato, facendo un censimento dei locali utilizzati. Molti lo sono soltanto sporadicamente. L’Urban Center, poi – lanciato in pompa magna dal Presidente Santoro sei anni fa – credevamo dovesse essere messo a disposizione della cittadinanza e del CdQ ed invece è stato assegnato, non si capisce perché, alla Protezione Civile. Noi vorremmo poterne disporre almeno una volta a settimana. Ed invece dobbiamo continuare a riunirci in via Lorizzo”.
In un locale indegno per chi cerca di contribuire, con senso civico, alla soluzione dei problemi d’un intero quadrante. Le proposte ed i buoni propositi dell’amministrazione municipale, ad oggi, non sono comunque mancati. “In passato qualcuno aveva parlato di demolire quella struttura – ricorda Massimiliano De Iuliis, Vice Presidente del Consiglio Municipale (Pdl) – ma l’idea che mi sono fatto in questi anni, è che bisogna arrivare ad una riqualificazione. La pubblica amministrazione ha enormi difficoltà, per le differenti competenze, a fare un censimento per mandare via chi non utilizza quegli spazi. Ad ogni modo, a nostro modo di vedere, fare un bando pubblico per assegnare i locali ai piccoli artigiani, ovvero a quella tipologia di mestieri che con la crisi si stanno riaffacciando sul mercato, come i calzolai, potrebbe rappresentare una soluzione. Negli spazi più grandi, e penso quindi al piano terra, anche in considerazione della minaccia portata verso le nostre produzioni agroalimentari, penso che si potrebbe tentare d’aprire un farmer’s market. Questo potrebbe aiutare a riqualificare quella struttura” valuta De Iuliis. Le idee, comunque, non mancano nemmeno sul fronte della maggioranza municipale. “Il nostro interesse è quello di rilanciare l’intero troncone: l’edificio ma anche la piazza attigua – premette Manuel Gagliardi, Presidente Commissione Cultura, Commercio, Bilancio e Patrimonio – Per quanto riguarda l’edificio, si deve procedere di pari passo con un dialogo con gli assegnatari, per arrivare anche alla definizione del patrimonio non assegnato, da mettere a bando, in modo da restituirlo alla cittadinanza. Io sono contrario ad assegnazioni dirette – valuta Gagliardi – Noi stiamo anche facendo un ragionamento di strategia sugli insediamenti, cerchiamo di capire dove si debbano premiare alcuni settori. In altre parole, poiché gli spazi sono pochi, è inutile inserire l’ennesima associazione. Piuttosto andrebbero premiati servizi che non sono presenti sul territorio, come una ciclofficina, per esempio. Noi abbiamo delle idee, ma le dobbiamo intrecciare con la macchina amministrativa e con le varie proposte che arrivano dal territorio. La riqualificazione di Largo Cannella – conclude Gagliardi – è legata a quella della piazza ed è a sua volta intrecciata con la lotta al degrado di Tor de Cenci e Spinaceto”. Nel frattempo, ormai da quasi sei anni, i locali del Municipio versano in uno stato pietoso, nonostante i soldi spesi per riqualificarli. Mentre tutto lo stabile, per assenza d’un contratto di pulizia degli spazi comuni, versa in uno stato “di cui si prova solo vergogna, come cittadino e come italiano”.
(tratto da Urlo 108 – ottobre 2013)
Fabio Grilli