Tratto da Urlo n.160 Settembre 2018
SPINACETO – L’anagrafico di Largo Cannella, che serve non solo il quartiere Spinaceto in cui è collocato, ma anche una serie di popolose zone limitrofe, è ancora chiuso. In un periodo in cui la problematica del sottodimensionamento degli uffici anagrafici romani è molto sentito, chiuderne uno in un’area decisamente abitata può provocare dei forti disagi. Ed è proprio quello che sta succedendo in questi mesi. Era il 12 marzo scorso quando, per motivi igienici e di sicurezza, il servizio venne chiuso. Ad oggi in tal senso nulla sembra muoversi, ma forse una speranza di riapertura a breve potrebbe esserci.
PERCHÉ È STATO CHIUSO? – “A Largo Cannella c’erano degli evidenti problemi di degrado e di sicurezza – ha dichiarato Alessandro Lepidini, Consigliere Pd al Municipio IX – In particolare si è iniziato a parlare dell’anagrafico nell’ottobre scorso, soprattutto in merito al disagio provocato dal guano dei piccioni e alla sensazione di insicurezza del personale, essendo un luogo isolato e poco illuminato. Ovviamente anche questo ufficio, come molti a Roma, soffriva del problema del sottodimensionamento”. Dopo una serie di atti politici dell’opposizione, mirati a impegnare il Presidente del Municipio, Dario D’Innocenti, a mettere in opera ogni azione per scongiurare la chiusura dell’anagrafico, la situazione è andata in stallo. Alla fine di maggio vennero realizzate alcune operazioni di pulizia straordinaria della parte antistante lo stesso. Sistemato il decoro, con l’intento di velocizzare la riapertura dell’anagrafico, mancava solo di risolvere il problema della sicurezza. Ma da allora l’ufficio è rimasto chiuso. “Andava fatta una gara tramite il ricorso al mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA) per i servizi di guardiania e ci era stato detto che le procedure erano state avviate a giugno. Dopo un mio accesso agli atti ho scoperto che questo non era stato fatto e le procedure sono state avviate solo il 10 luglio. Il tutto poi è stato inviato alla Ragioneria per il controllo contabile e rispedito indietro perché la copertura finanziaria era insufficiente. Una nuova procedura è stata firmata il 7 agosto”. Da allora è già passato del tempo ma oltre ciò, quello che lamenta Lepidini è una comunicazione non trasparente: “Questa situazione è l’emblema del fallimento a 5 stelle, dove di fronte agli impegni presi vengono dette bugie. È un campionario di errori e trascuratezza, la riapertura dell’anagrafico, ad oggi, resta ancora un interrogativo”.
RIAPERTURA ENTRO SETTEMBRE? – In realtà dal Presidente D’Innocenti, ci arrivano buone notizie: “La speranza è di riaprire l’anagrafico a settembre – ha dichiarato – Sono stati fatti dei lavori per garantire una maggiore sicurezza e igiene. C’era il problema delle deiezioni di piccione e per questo sono state messe delle reti di protezione, sono stati chiusi i lucernari e messi dei dissuasori sui ballatoi, in modo tale da far scomparire questo problema”. Per quanto riguarda la questione sicurezza, il Presidente ha confermato che la gara per l’assegnazione del servizio di guardiania è in fase di espletamento e che si sta pensando di “creare l’accesso alla struttura dalla parte sulla strada e non dalla galleria, per garantire una maggiore visibilità dell’ingresso e un migliore controllo, soprattutto nel periodo invernale”. Scettico su una riapertura così imminente è Massimiliano De Juliis, Vicepresidente del Consiglio municipale e Consigliere Fdi al Municipio IX: “Settembre mi sembra molto ottimistica come data, io spererei in ottobre ma ho i miei dubbi perché non mi risulta che la gara per il servizio di guardiania si sia conclusa e ci sia stato un affidamento. Tutto questo – ha continuato – comporterà dei tempi che non credo saranno proprio brevi”. Il Consigliere, inoltre, evidenzia che i problemi dell’anagrafico non sono solo legati all’igiene e alla sicurezza, ma anche alla quantità di personale: “I dipendenti sono soggetti a molto stress visto il loro contatto con un pubblico di utenti spesso arrabbiati: a loro va un plauso”, ha concluso De Juliis, raccontando anche di come l’ufficio di via Ignazio Silone sia sovraccarico.
LA SITUAZIONE ATTUALE – In che condizioni si troverebbero oggi i frequentatori dell’ufficio anagrafico di Largo Cannella? La situazione, a dir la verità, non è di certo ottimale per il ripristino del servizio. Se è vero che sono state messe delle reti e dei dissuasori contro i piccioni, è altrettanto palese che non sia stato risolto il problema, viste le consistenti quantità di deiezioni presenti sul pavimento della galleria. E se è pur vero che l’area dell’anagrafico risulta “la più pulita” di quella parte di stabile, è palese che avventurarsi nel dedalo di Largo Cannella non sia la situazione più sicura e decorosa che ci si può aspettare da un posto che offre servizi al cittadino. Rifiuti, resti di piccoli accampamenti, sporco, cattivo odore e guano ovunque fanno sì che si abbia la necessità di un’opera di ristrutturazione molto più vasta e strutturata, ma soprattutto perpetrata nel tempo.
In un periodo storico in cui a Roma i servizi anagrafici sono in tilt come non mai, sovraccarichi di utenti e di nuove pratiche da gestire, spesso non avendo né il quantitativo di personale adeguato, né tantomeno i mezzi utili a espletare pratiche sempre più moderne, è importante risolvere quanto prima i problemi degli uffici esistenti, per consentire ai cittadini di poter avere dei punti certi (e dignitosi) a cui rivolgersi per le loro necessità quotidiane.
Serena Savelli