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Roma: al via “Immagina 2024”, il Festival Internazionale del Teatro di Figura

Dal 9 al 12 maggio, 4 giorni interamente dedicati al Teatro di Figura nelle sue molteplici espressioni: 12 spettacoli, 40 repliche, 7 laboratori, 30 artisti, 8 paesi rappresentati e 1 direzione artistica

ROMA – Immagina torna a Roma dal 9 al 12 maggio 2024. Si tratta del Festival Internazionale del Teatro di Figura di Roma che torna con i suoi protagonisti: marionette, burattini, ombre e ogni tipo di creatura magica creata dalla fantasia e dal talento di artisti da tutto il mondo. Questo evento unico si svolgerà in varie location della città, tra cui il Teatro del Lido di Ostia, il Teatro Villa Pamphili, il Teatro Biblioteca Quarticciolo, e il Museo delle Civiltà- Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, trasformando la capitale in un palcoscenico vivace di arte e creatività.

Saranno 4 giorni interamente dedicati al Teatro di Figura nelle sue più svariate espressioni: 12 spettacoli, 40 repliche, 7 laboratori, 30 artisti, 8 paesi del mondo rappresentati (Italia, Portogallo, Spagna, Cile, Polonia, Turchia, Bulgaria e Paraguay), 1 direzione artistica condivisa per un festival partecipato, plurale, popolare per tutti, a partire dai bambini.

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Immagina è un festival diffuso, condiviso, fortemente voluto: un momento di incontro con il Teatro di Figura di respiro internazionale. A Roma, culla di tante iniziative importanti, vetrina che attira su di sé gli occhi di tutto il mondo.

GLI SPETTACOLI

Dal Paraguay, Elemental Confusion di e con Carola Mazzotti della Compagnia Kunu’u Titeres, con la regia di Eduardo García e le musiche di Mario Fatecha, e Correspondence di e con Carola Mazzotti, con la regia di Gabriela Céspedes.

Dalla Turchia, Garbage Monster di e con Cengiz Özek della Compagnia Cengiz Özek Shadow Theatre. Una coproduzione Cile – Polonia, Robot di David Zuazola e Unia Teatr Niemozliwy, con la regia di Marek b. Chodaczynski.

Dal Portogallo, Mil e Uma di e con David Fariza della Compagnia Caricata Teatro, con la regia di Claudio Hochman. Dalla Bulgaria, Little Wizards di Vera Stoykova (Comp. Varna State Puppet Theatre) con Evgeniya Vasileva, Gergana Gospodinova, Krasimir Dobrev, Boyan Stoyanov.

Dall’Italia, Prendere il volo della Fondazione TRG e Drogheria Rebelot, dall’opera di Marina Marinelli e Silvia Molinari (Ed. Topipittori), con Miriam Costamagna, con la regia di Enrica Carini e Andrea Lopez Nunes; Solo di e con Walter Broggini accompagnato dai musicisti Giorgio Rizzi e Roberto Scala; Sphera di Chiara Carlorosi e Marco Vergati, produzione Teatro di Carta/Ombre Bianche Teatro; Il mare in una conchiglia di e con Ignazio Bortot; Quel diavolo di Arlecchino di Paolo Rech della Compagnia Bambabambin, con la regia di Eleonora Fuser e le maschere di Giorgio De Marchi e Matteo Berra; Piccolo Sushi con la drammaturgia e la regia Tonio De Nitto (Factory Compagnia Transadriatica.

I LABORATORI

Articolato anche il programma dei laboratori gratuiti, rivolti a tutte le età: Karagöz e le sue ombre (dai 5 ai 10 anni); A forma d’ombra, a cura di Biblioteca Villino Corsini e Teatro Verde (dai 6 ai 10 anni); Rodari in villa, orienteering letterario a cura di TiconZero condotto da Stefano Zarfati e Fernanda Pessolano (dagli 8 agli 11 anni); Soffio, animazione teatrale a cura di Factory Compagnia Transadriatica condotto da Michela Marrazzi (a partire dai 6 anni); Giochiamo con le ombre, piccolo laboratorio creativo a cura di Teatro di Carta (dai 6 ai 10 anni); Diamo vita alle maschere, a cura di Marco Luly (dai 18 anni); Immagini e suoni, a cura di Teatro Verde con Diego di Vella e Lucia O’Farrell (dai 2 ai 6 anni); Teatrini di carta, a cura di Marta Cascarano (dai 6 ai 10 anni).

LA MOSTRA

Da giovedì 9 a domenica 12 maggio, presso i quattro spazi, sarà visitabile la mostra diffusa Disegno sempre anche quando penso, con i teatrini di carta di Michele Cascarano, a cura di Marta Cascarano. La mostra, visitabile negli orari di apertura dei singoli spazi, è dedicata ai “teatrini di carta” realizzati da Michele Cascarano, maestro del disegno capace di tradurre memoria, sogno e progetto in esperienze visionarie. In mostra i suoi diorami tridimensionali che trascendono la realtà concreta per raggiungere una dimensione onirica e ideale.

Annalisa Ciutti