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GRAB: approvato il progetto, cantieri nei prossimi mesi

Il 20% del Grande Raccordo Anulare delle Bici dovrà essere concluso entro il prossimo 30 giugno

Tratto da Urlo n.219 gennaio 2024

ROMA – Passi avanti nell’iter per la realizzazione del GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici, un’opera partita dall’idea progettuale di Vololove di cui si parla orami da diversi anni. Il 20 dicembre scorso infatti al Giunta capitolina ha approvato il progetto definitivo del GRAB: “Un passo in avanti decisivo nella realizzazione di una infrastruttura di mobilità attiva, complessivamente di 54 km, di grande significato iconico per Roma e allo stesso tempo di grande impatto trasportistico – ha commentato l’Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè – Una straordinaria opera pubblica, un’arteria circolare che sarà di grande utilità per la città, perché collega i parchi, le ville e i luoghi di maggiore interesse storico e monumentale di Roma”.

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TEMPI E FONDI

Era stata la riunione della Commissione Mobilità dello scorso 8 novembre ad annunciare l’avvio dei lavori affidati ad Astral, con l’obiettivo finale di terminare i 54 km totali del percorso non oltre il 30 giugno 2026. Ma a pesare sull’opera è un’altra data: 30 giugno 2024. Entro il prossimo giugno infatti dovrà essere completato il 20% del GRAB per non perdere i 16 milioni di fondi (divisi tra Pnrr e Giubileo). Per evitare ritardi il Campidoglio si è rivolto ad Astral, utilizzando due accordi quadro, stipulati anche con la Regione, utili a ridurre i tempi burocratici in vista del Giubileo.

COLLEGAMENTO CON IL CENTRO

Con il GRAB si realizzerà anche una connessione all’area archeologica centrale di Roma, che per l’Assessore Patanè rappresenta “da un lato l’occasione per la riqualificazione di arterie centrali, oggi a quasi esclusivo uso automobilistico, dall’altro il prologo della nascita di un unico grande parco archeologico capitolino che può andare dai Fori Imperiali alla Regina Viarum, concretizzando di fatto il grande sogno di Antonio Cederna e dei visionari che per questo si sono battuti fin dagli anni ’60”.

TURISMO E MOBILITÀ

Nell’annunciare l’approvazione del progetto l’Assessore Patanè ha poi parlato di come quest’opera, oltre ad essere utilizzata dai romani, rappresenterà anche un volano di sviluppo economico per Roma sotto il profilo turistico. L’Assessore ha paragonato il GRAB “ai grandi assi pedonali e ciclabili che finora il mondo ha conosciuto, come ad esempio il parco lineare ‘High line’ di New York”. Inoltre, seguita, “il GRAB sarà parte integrante del sistema della mobilità urbana futura e avrà una importanza fondamentale nell’ottica dell’intermodalità degli spostamenti, considerando che si connetterà a 4 linee della metropolitana, 5 linee di tram, una linea di treno urbano, cinque linee di ferrovie laziali”.

I NUOVI PERCORSI IN PROGRAMMA

Resta poi alta l’attenzione degli utenti delle due ruote in merito ai vari percorsi ciclabili in programma nella Capitale. Su questo fronte l’Assessore Patané ha annunciato l’accelerazione su 16 nuovi percorsi ciclabili, tra cui la Ciclovia Turistica Tirrenica, nel tratto Roma-Fiumicino. “Provvedimenti che, insieme al GRAB, sono strategici dal punto di vista dell’intermodalità degli spostamenti e in coerenza con gli obiettivi che ci siamo prefissati – conclude l’Assessore – da un lato ridefinire lo spazio fisico esistente su strada a vantaggio di pedoni e ciclisti e, dall’altro, innervare la città di infrastrutture per la pedonalità, la ciclabilità e lo sharing, intorno all’ossatura principale costituita dal trasporto su ferro”. L’idea e la progettualità ci sono, ora bisognerà capire quali saranno i tempi per fornire la Capitale di una vera e propria rete ciclabile intermodale.

Leonardo Mancini