
IL DIVIETO – La notizia è stata diramata nella giornata di ieri a seguito di una comunicazione urgente del dipartimento servizi educativi e scolastici di Roma Capitale. La nota è stata protocollata l’8 maggio a fronte dell’ordinanza N.6 del 7 maggio del Sindaco di Pomezia. Roma Capitale fa “Divieto immediato di approvvigionamento delle derrate alimentari provenienti da un raggio di 50 km” dal luogo del rogo dello stabilimento Eco X “fino a nuova disposizione”. Il divieto in questione si applica a tutte le imprese di ristorazione in appalto e in autogestione che operano nella Capitale.
LA NOTIZIA – A sottolineare la gravità di questa disposizione è stato il consigliere di Fdi in Municipio IX, Massimiliano De Juliis: “Leggiamo con enorme sorpresa e preoccupazione una nota del Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici di Roma capitale, datata 8 maggio 2017, nel quale si informano le imprese che si occupano di ristorazione scolastica e tutte le direzioni socio educative dei Municipi, il divieto di approvvigionamento delle derrate alimentari provenienti da un raggio di 50 km dall’evento avvenuto a Pomezia presso lo stabilimento della Eco X”.
RICHIESTE DI CHIARIMENTO – Il consigliere di Fdi, già nella giornata di ieri, ha chiesto che il Campidoglio dia maggiori spiegazioni su quanto disposto: “Chiediamo una immediata verifica al Sindaco Raggi della nota che parla di divieto per 50 km anziché di 5 km come ordinanza del Sindaco di Pomezia – aggiunge – Ci chiediamo come sia possibile che Roma Capitale parli di divieto di un’area che va da Cerveteri a Vicovaro Mandela fino a Sabaudia, noi crediamo ci sia l’ennesimo grossolano errore a 5 stelle oppure qualcuno sta nascondendo qualcosa di grave ai cittadini”.
DAL CAMPIDOGLIO – Nella mattinata di oggi è però arrivata la correzione da parte del Campidoglio. Sul sito del Comune di Roma infatti si specifica che “il divieto è riferito a un raggio di 5 chilometri dal luogo dell’incendio, come indicato in tutte le ordinanze emanate dal Comune di Pomezia dopo l’incidente, e non 50, come comunicato erroneamente con la nota del Dipartimento capitolino. La misura va intesa fino a nuova disposizione”.
LA REPLICA – Immediata la reazione del consigliere De Juliis che per primo aveva lanciato l’allarme: “Grazie alla nostra denuncia è stato corretto l’ennesimo e grossolano errore del governo a 5 stelle che ha aggiunto danni a quelli già creati dall’incendio – ha dichiarato De juliis – La disposizione, inviata con grande superficialità, ha già creato disdette ai contratti di acquisto delle derrate alimentari e rischiava di mettere in ginocchio l’agricoltura laziale. Ora attendiamo quanto prima, oltre alle note inviate alla stampa e pubblicate sul sito del Comune di Roma, una comunicazione capillare ed una nota ufficiale per evitare ulteriori danni”.
Leonardo Mancini