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Mafia Capitale: seconda puntata

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44 arresti tra Sicilia, Lazio e Abruzzo

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MAFIA CAPITALE – In questi mesi si è vociferato speso su tanti arresti inerenti all’indagine su Mafia Capitale che dovevano ancora arrivare. I più pessimisti questa mattina hanno avuto la meglio. La notizia è di 44 arresti tra Sicilia, Lazio e Abruzzo per associazione a delinquere e altri imputati, mentre a quanto si apprende dalle agenzie sarebbero 21 gli indagati a piede libero. Il filone d’indagine che ha portato a questi arresti sarebbe ancora una volta quello legato ai flussi migratori e alla gestione dei campi di accoglienza per i migranti.

GLI ARRESTI – L’arresto è scattato per l’ex presidente del Consiglio comunale di Roma, Mirko Coratti, e Luca Gramazio, accusato di partecipazione all’associazione mafiosa capeggiata da Carminati, che avrebbe favorito sfruttando la sua carica politica. “Luca Gramazio svolge un ruolo di collegamento tra l’organizzazione da un lato e la politica e le istituzioni dall’altro” spiega il gip Flavia Costantini nell’ordinanza di custodia cautelare per il consigliere regionale di FI. Gramazio, scrive il gip, rappresenta “un collegamento che, sul piano politico, si traduce nella costruzione del consenso necessario ad assecondare gli affari del sodalizio; sul piano istituzionale, in materia di iniziative formali e informali intese per un verso a collocare nei plessi – sensibili per l’organizzazione – dell’amministrazione pubblica soggetti graditi, per altro verso nell’orientare risorse pubbliche in settori nei quali il sodalizio, in ragione del capitale istituzionale di cui dispone, ha maggiori possibilità di illecito arricchimento”. Tra gli altri finiscono in manette anche l’ex assessore alla Casa del Campidoglio, Daniele Ozzimo e Angelo Scozzafava, ex assessore comunale a Roma alle Politiche Sociali. Arrestati anche i consiglieri comunali Giordano Tredicine e Massimo Caprari, assieme all’ex Presidente del Municipio X, Andrea Tassone. Come si apprende dall’Ansa i provvedimenti hanno riguardato anche alti dirigenti della Regione Lazio come Daniele Magrini nella veste di responsabile del dipartimento Politiche Sociali. Arrestati anche Mario Cola, dipendente del dipartimento Patrimonio del Campidoglio e Franco Figurelli che lavorava presso la segreteria di Mirko Coratti. Infine posto ai domiciliari il costruttore Daniele Pulcini.

LE RICHIESTE DI DIMISSIONI – Intanto si moltiplicano le polemiche e le richieste di dimissioni per il Sindaco Marino: “appare chiaro come le infiltrazioni mafiose abbiano coinvolto l’intero sistema comunale capitolino, soprattutto quello attuale – scrive in una nota il consigliere regionale, Fabrizio Santori – Non è opportuno fare la conta degli arresti da una parte e dall’altra, le conclusioni sono chiare e il sindaco Marino dovrebbe dimettersi già in giornata per evitare che Roma subisca l’umiliazione di vedere sciolta l’Assemblea Capitolina per infiltrazione mafiosa”. Di rimando Giorgia Meloni: “Il sindaco Marino abbia la decenza di evitare alla Capitale d’Italia la vergogna di essere commissariata per mafia. Si dimetta e si torni alle urne il prima possibile. Ma non solo – aggiunge la Presidente di FdI – il Parlamento discuta e voti subito la proposta di legge di FdI per istituire una commissione d’inchiesta sui rapporti tra coop e politica e fare definitivamente chiarezza”. Alle domande di dimissioni il Sindaco Marino ha risposto: “Dimissioni? Continuiamo in questo modo. Stiamo cambiando tutto. Credo che la politica nel passato abbia dato un cattivo esempio ma oggi sia in Campidoglio che in alcune aree come Ostia abbiamo persone perbene che vogliono ridare la qualità di vita e tutti i diritti e la dignità che la Capitale merita”.

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