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Partiti gli sgomberi nel Parco della Caffarella

A più di 10 anni dagli espropri finalmente si procede allo sgombero del primo di quattro siti occupati illegalmente

PARTITI GLI SGOMBERI

C’è voluto molto tempo (l‘esproprio delle aree è avvenuto addirittura nel 2005), ma finalmente nella giornata di ieri sono partiti gli sgomberi all’interno del Parco della Caffarella. Gli edifici oggetto degli interventi di ieri mattina riguardano la sede di una ex concessionaria al numero 43 di via Appia Antica, che in parte è stata dichiarata pericolante. “Dopo oltre dieci anni riportiamo la legalità all’interno del Parco dell’Appia Antica e, nello specifico, nel parco della Caffarella – ha commentato la Sindaca Raggi – Con questa operazione restituiamo ai cittadini i beni di Roma. Proseguiamo la nostra lotta contro gli abusi e per il rispetto della legge”.

SUPERATE LE DIFFICOLTÀ AMMINISTRATIVE

In passato non poche difficoltà amministrative e burocratiche avevano reso possibile il perdurare di queste occupazioni. Ora, per liberare il parco da questa ed altre situazioni, è stato istituito da questa Amministrazione un Tavolo tecnico composto dai soggetti coinvolti (dipartimento Tutela ambientale, dipartimento Patrimonio, Ente regionale parco dell’Appia Antica, Municipio VII, Municipio VIII e Polizia locale di Roma Capitale) che in tempi brevi ha ricostruito l’iter giuridico patrimoniale consentendo di procedere con gli interventi di sgombero. “Abbiamo accelerato e concluso un complesso iter amministrativo bloccato da dieci anni – dichiara l’assessora alle Politiche del Verde Laura Fiorini – Stiamo facendo un grande lavoro per riqualificare il verde di Roma e restituire dignità ai parchi cittadini”.

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UN’OPERAZIONE DELICATA

L’operazione è stata coordinata dal Dipartimento Tutela ambientale, con la partecipazione della Polizia Locale di Roma Capitale, del nucleo Pronto Intervento Centro Storico (Pics), degli agenti dei gruppi territoriali VII Tuscolano e VIII Tintoretto, dei Guardiaparco del Parco regionale Appia Antica e della Asl Roma 2 – Tutela animali. L’area, messa in sicurezza per consentire lo svolgimento delle operazioni di sgombero e pulizia, verrà sorvegliata giorno e notte dagli agenti della Polizia Locale di Roma capitale e dai Guardiaparco al fine di prevenire incidenti e ulteriori occupazioni. “È un giorno storico per il parco della Caffarella. Il recupero di questa area era atteso da oltre un decennio e oggi è realtà, dopo il lavoro iniziato dalle commissioni capitoline Patrimonio e Ambiente con l’istituzione del tavolo tecnico che ha portato all’odierno risultato – commenta l’Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative, Valentina Vivarelli – Ieri inoltre in assemblea capitolina è stata votata la variazione al bilancio che prevede lo stanziamento dei fondi per l’acquisizione delle particelle che andranno a completare il parco”

LA SODDISFAZIONE DEI CITTADINI

Anche i cittadini del Comitato Parco della Caffarella hanno salutato con favore l’inizio delle operazioni sgombero: “14 ettari di Caffarella di grande valore storico-artistico-naturalistico, con accesso su via Appia Antica, espropriate nel 2005 e dal 2007 lasciate agli ex proprietari, grazie all’iniziale sgombero odierno cominciano a rientrare nella piena fruizione da parte dei legittimi proprietari: i cittadini di Roma”. Dal Comitato ripercorrono i complessi passaggi amministrativi che hanno portato fino allo sgombero: “Dopo un impegno protrattosi per 4 anni, iniziato nel 2015 con il Commissario Tronca, con accessi agli atti al Dipartimento Patrimonio, senza ottenere risposta, richiesta alla vice-segretaria generale del Campidoglio per ottenere l’attivazione dei poteri sostitutivi, centinaia di e-mail inviate, un’interrogazione d’iniziativa popolare alla Sindaca Raggi nel 2017, decine di incontri con le Istituzioni, Roma Capitale ha finalmente superato le varie problematiche incontrate e oggi avvia gli sgomberi”.

I PROSSIMI INTERVENTI

Dal Comitato sottolineano l’importanza di far partire gli sgomberi proprio da quest’area “il cui gestore occupava l’area senza titolo ed aveva in precedenza effettuato abusi – spiegano – Qui, nel sottosuolo, è stata ipotizzata la presenza del Tempio di Marte Gradivo, che è stato impossibile mettere in luce a causa dell’occupazione dell’area. Ora gli sgomberi degli altri quattro siti espropriati nel 2005 devono continuare, per consentire la piena fruizione della Caffarella con accesso da via Appia Antica; finalmente potremo visitare il sepolcro di Geta, la zona umida dell’Acquataccio e scoprire i tanti tesori nascosti della Caffarella, cioè lo scrigno del Parco Regionale dell’Appia Antica”.

Leonardo Mancini