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#PerRoma: i minisindaci presentano il loro manifesto

conf per roma

Per governare Roma serve ripartire dai territori e da tutte le componenti del Centro Sinistra

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Sono i municipi della Capitale a dare inizio a quel lungo processo che ci porterà alle amministrative. La data, quella annunciata dal Premier Renzi, è giugno “intorno al 6” ha affermato durante la conferenza stampa di fine anno. Ma intanto i municipi, le uniche istituzioni elette rimaste in città, si uniscono ed organizzano per costruire un programma partendo dal basso. 

“Prima che Presidenti siamo cittadini romani che vogliono una città moderna, aperta, inclusiva, sostenibile, cosmopolita: una città senza paura – afferma il presidente del Municipio XI, Maurizio Veloccia – Per questo, di fronte a chi fa scatti in avanti creando i presupposti per una divisione autolesionista, vogliamo ribadire che nella prossima sfida elettorale, da cui dipendono le sorti e il futuro di Roma, il terreno di confronto è un centrosinistra unito e allargato. Questo – aggiunge – è un compito che coinvolge tutti, dai Consiglieri municipali fino al Presidente del Consiglio dei Ministri, perché Roma è questione nazionale e dal suo futuro dipende buona parte del futuro del Paese, in termini di crescita, sviluppo e prospettive di governo”.

L’iniziativa ha l’evocativo titolo di #PerRoma, con tanto di fondamentale hashtag, e il 23 gennaio prossimo al Teatro Brancaccio, vedrà la partecipazione di tanta parte del centro sinistra romano. O perlomeno queste sono le speranze dei minisindaci, che quest’oggi in conferenza stampa hanno presentato il manifesto per puntare ad un programma comune e comunitario, scritto dal basso e partendo dalle esperienze di successo vissute in questi due soli anni di consiliatura. “Ripartire da municipi per un programma che contenga tutto quello che di buono siamo riusciti ad attuare – ha detto Sabrina Alfonsi, Presidente del Municipio I – Pensiamo che chi si candita a governare Roma non possa non interloquire con noi. Vogliamo vincere elezioni – aggiunge – non governare con maggioranze che non tengono perché frutto di soli accordi”.

Si punta a ricomporre le varie parti del centro sinistra romano, soprattutto per quanto riguarda la frattura tra SEL e PD, così come quella generata dalla decisione di Fassina di correre per le amministrative. Rimettere Roma al centro del suo futuro, questo il centro dell’intervento del Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci: “Quello che proponiamo – spiega – è un processo che sappia guardare indietro ai buoni propositi e alle azioni che non si è riusciti a realizzare, riprendendo quanto di buono avviato e individuando le necessarie discontinuità con il programma della scorsa consiliatura – riassume Catarci – Campo largo, radicamento sociale e iniziativa, per rimettere Roma al centro del suo futuro”.

È poi Valerio Barletta (presidente Municipio XIV) ad intervenire nel dibattito, definendo ‘non convincenti’ le proposte messe in campo fino ad ora dal centro sinistra: “Dobbiamo provare un nuovo ragionamento – dice – Con un centro sinistra che deve essere rappresentato da chi lo vive quotidianamente nei territorio e nelle giunte, con il contributo di tutte le forze per una piattaforma comune”. Un occhio anche agli avversari: “Sarebbe un errore politico pensare di saltare un giro – seguita Barletta – La città ne pagherebbe le conseguenze, abbiamo già visto politiche della destra di Alemanno, e non vogliamo il qualunquismo a 5 stelle”.

L’attesa è per il 23 gennaio, primo vero grande appuntamento di questa campagna elettorale. Il Presidente Torquati nel suo intervento ha scherzato sul fatto che questo manifesto è il primo che vede senza tanti nomi in calce. Lo spirito dell’iniziativa è condivisibile, qualora non resti soltanto un manifesto e che quel mondo, chiamato a raccolta, risponda.

LeMa