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Dalla Regione fondi per Pmi e Startup laziali

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Regione Lazio, deliberati 13,8 milioni di euro per l’innovazione di 119 Pmi e Startup laziali

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Tredici milioni e 856mila euro per 119 progetti di imprese ad alto contenuto innovativo e per lo sviluppo di progetti e servizi a partire dagli Open Data. È questo l’importo che nei giorni scorsi ha ricevuto il via libera del nucleo di valutazione relativo ai bandi per l’innovazione delle piccole e medie imprese del Lazio, gestiti dall’assessorato regionale allo Sviluppo Economico e Attività Produttive tramite Filas, Finanziaria Laziale di Sviluppo.

In tutto sono stati deliberati fondi per 5 bandi: quattro destinati all’innovazione (rispettivamente Spin-off e startup innovative, Co-research, Microinnovazione e Voucher: dotazione complessiva, 82 milioni di euro) chiusi il 30 giugno scorso, per i quali complessivamente quasi 2mila aziende hanno presentato domanda alla Filas; uno dedicato alla gestione degli Open Data da parte delle Pmi (dotazione complessiva del bando 6 milioni di euro).

Ecco le principali caratteristiche dei 5 bandi deliberati: 

· il bando Spin-off e startup innovative mette a disposizione risorse per nuove realtà imprenditoriali che valorizzino i risultati di ricerche condotte da università e organismi di ricerca del Lazio, pubblici o privati. È un bando che vuole incentivare il fenomeno degli spin-off, che vede il Lazio al 1°posto nel Centro-Sud e al 5° in Italia, con 46 nuove aziende create nell’ultimo decennio a partire da progetti di ricerca nati tra università e centri di ricerca italiani;

· il bando Co-research mira a sviluppare sinergie tra il sistema della ricerca pubblica e privata e il mondo produttivo; è indirizzato a Pmi e piccole “nuove imprese innovative”, con un aiuto fino a 300mila euro ad azienda;

· il bando Microinnovazione è dedicato alle micro e piccole imprese e punta a dare alle aziende un aiuto per realizzare progetti di alta innovazione di prodotto, processo, innovazione organizzativa e marketing;

· Il bando Voucher per l’innovazione è destinato alle piccole imprese per acquistare varie tipologie di servizi: dalla gestione della proprietà intellettuale ai servizi tecnologici, dai sevizi di supporto per utilizzare al meglio il design a quelli per l’aggiornamento gestionale e per la crescita dell’impresa, fino ai servizi per la ricerca dei nuovi mercati;

· Il bando Open data-Pmi, infine, è destinato alle Pmi locali e ai consorzi di Pmi per sviluppare software e servizi in grado di valorizzare gli open data sui più diversi ambiti trattati dalle PA: dalla cartografia ai dati anagrafici, dalle farmacie ai musei aperti, fino ai punti di raccolta differenziata nei Comuni. Sono ammissibili al bando progetti per la produzione di basi di dati (dataset) ma anche applicazioni basate su open data già pubblicati per fornire un servizio. Tra le attività finanziabili anche la creazione di dataset interrogabili con qualsiasi tecnologia, lo sviluppo di strumenti che rendano più facile riutilizzare e condividere gli open data e percorsi formativi sul riutilizzo delle informazioni.

“Nelle prossime settimane – spiega l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani – proseguirà il lavoro del nucleo di valutazione al fine di esaminare le ulteriori domande presentate dalle Pmi del Lazio. Alla luce della grande risposta del nostro tessuto produttivo a questi bandi – conclude Fabiani – stiamo valutando il loro rifinanziamento con ulteriori risorse provenienti dal POR-FESR 2007-2013”.