Home Notizie Regione

Regione Lazio: il 21 settembre la sperimentazione di IT-alert

Su tutti i cellulari del Lazio un messaggio di test per il nuovo sistema di allarme pubblico

REGIONE LAZIO – Il 21 settembre prossimo tutti i cellulari del Lazio suoneranno all’unisono. Si tratta della sperimentazione del “IT-alert”, il nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso.

LA SPERIMENTAZIONE NEL LAZIO

Nella Regione Lazio la sperimentazione del sistema di allarme, con il coinvolgimento diretto di tutti i cittadini, è prevista per il giorno 21 settembre 2023 verso le ore 12.00.  La prima fase della sperimentazione consisterà esclusivamente nell’invio di un “messaggio di test” sui telefoni cellulari con lo scopo di far conoscere il nuovo strumento. Il messaggio emetterà un suono diverso da quello delle notifiche abituali.

Ads

COSA FARE

Quando il cellulare squillerà non è richiesta nussuna azione, basterà prendere visione del messaggio ed eventualmente compilare il questionario che verrà indicato nel messaggio stesso che potrà essere utilizzato anche per segnalare eventuali problemi. Il messaggio IT-alert viene ricevuto da chi si trovi nella zona interessata dall’emergenza o dall’evento calamitoso e abbia un cellulare attivo. Il sistema non utilizza nessuna app, non raccoglie nessun dato del dispositivo né la posizione. Le attività in corso sul telefono non subiranno interruzioni ma sarà necessaria la presa visione del messaggio per tornare alla schermata standard.

I TEST DI QUESTI GIORNI

Nelle prossime settimane verranno effettuati i test anche in alcune Regioni limitrofe al Lazio e nei territori di confine i cittadini potranno essere raggiunti da questi messaggi in quanto sono presenti ripetitori GSM sui crinali appenninici e la tecnologia cell-broadcast, che non interagisce con la posizione del dispositivo, diffonderà il messaggio a tutti gli smartphone connessi in quel momento con quei ripetitori.

Redazione