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“ROME, THE ETERNAL CITY” sbarca in Giappone

Capolavori dei Musei Capitolini per la prima volta esposti a Tokyo

ROMA – È stata inaugurata venerdì 15 settembre la mostra “Rome, the Eternal City: Masterpieces from the Capitoline Museums’ Collections” dedicata ai capolavori dei Musei Capitolini, al Tokyo Metropolitan Art Museum, il museo più visitato del Giappone.

Dal 16 settembre al 10 dicembre 2023 a Tokyo e dal 5 gennaio al 10 marzo 2024 al Fukuoka Art Museum, saranno esposte, per la prima volta in Giappone, circa settanta opere tra sculture, dipinti, monete e litografie provenienti dai Musei Civici di Roma Capitale, che rappresentano la storia e l’arte di Roma, Città eterna, dall’epoca della fondazione fino all’età moderna.

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La mostra nasce da un progetto scientifico a cura del Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce e di Masue Kato dell’Università Rikkyo di Tokyo, ed è frutto di una collaborazione tra Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e The Mainichi Newspapers, il Tokyo Metropolitan Art Museum, il Fukuoka Art Museum, organizzatori della mostra.

LA MOSTRA

L’esposizione è stata ideata come un tour alla scoperta della bellezza bimillenaria della Città eterna. Partendo dal mito della fondazione si passa per l’epoca gloriosa dell’antica Roma e il periodo d’oro del Rinascimento e del Barocco, arrivando fino al XVII secolo e oltre, quando la città divenne la meta più ambita di molti artisti internazionali, luogo privilegiato del “Grand Tour”.

Come testimonianza simbolica dell’amicizia fra le due capitali, gemellate dal 1996, e dello storico rapporto tra i Musei Capitolini e il Giappone, saranno presentate per la prima volta nel Paese la statua della Venere Capitolina, icona della scultura classica (solo per la sede di Tokyo), e il San Giovanni Battista di Caravaggio, capolavoro della pittura moderna (solo per la sede di Fukuoka).

L’esposizione comprende alcune delle opere più significative delle collezioni capitoline: un esemplare in bronzo della celebre Lupa, simbolo della città, oggi esposta all’ingresso del Palazzo Senatorio e calchi in gesso, a grandezza naturale, dei frammenti della statua colossale dell’imperatore Costantino, la cui sola testa misura 1,8 metri. Entrambe le opere furono donate ai cittadini romani da Sisto IV nel 1471 e costituiscono parte del nucleo fondativo dei Musei Capitolini.

Esposta anche una significativa selezione di ritratti di imperatori romani della Collezione del cardinale Alessandro Albani, e ancora opere pittoriche della Pinacoteca Capitolina e del Museo di Roma di Palazzo Braschi, da Tintoretto e Caravaggio, fino agli artisti dell’Ottocento.

La storia dei Musei Capitolini – dalla donazione di Sisto IV al progetto di Michelangelo per la piazza e il complesso museale, all’incremento delle collezioni a opera di Clemente XII con l’acquisto della collezione Albani, fino all’istituzione della Pinacoteca per volontà di Benedetto XIV con le collezioni Sacchetti e Pio di Savoia – è ripercorsa attraverso opere esemplificative nelle varie sezioni della mostra.

Una sezione speciale è dedicata al rapporto esclusivo che nel corso dei secoli si è consolidato tra i Musei Capitolini e il Giappone: il 2023 è, infatti, il 150° anniversario dell’importante missione Iwakura – dal nome dell’ambasciatore che la presiedeva – inviata dal Governo di Meiji, negli Stati Uniti e in Europa, con l’intento di raccogliere informazioni sugli usi e le istituzioni dei Paesi occidentali. In Italia, l’ambasceria visitò Venezia, Firenze, Napoli e Roma, dove ebbe modo di ammirare i Musei Capitolini. L’esperienza influenzò molto la politica museale e l’educazione artistica del paese nipponico, tanto che nel 1876 fu istituita la Scuola tecnica di Belle Arti di Tokyo, prima scuola d’arte del Giappone.

Redazione