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Netflix influisce positivamente sulla scena cinematografica e televisiva italiana?

Senza dubbio l’arrivo delle pay tv ha rivoluzionato completamente l’industria cinematografica e dell’intrattenimento. Netflix, in particolare, ha avuto il merito di sconvolgere la televisione italiana. Il numero di abbonati ai suoi servizi, con il tempo, è cresciuto a dismisura, tanto che finora sono circa 10 milioni i nuclei che fruiscono di Netflix all’interno della propria abitazione.

Con una diffusione tanto capillare all’interno del nostro paese, le pay tv hanno sicuramente avuto un grande impatto anche  sull’intero comparto cinematografico e televisivo italiano. Il risultato è che, ormai, il catalogo di Netflix è ricco di produzioni italiane di altissimo livello. Ma, in effetti, come è cambiata la scena cinematografica italiana con la diffusione delle pay tv?

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Un nuovo canale di distribuzione

Per comprendere quale rivoluzione abbia rappresentato Netflix per la scena cinematografica italiana, occorre capire come funziona la distribuzione di un’opera cinematografica in generale. In passato, infatti, per arrivare alla produzione di un film i registi o gli sceneggiatori cinematografici dovevano innanzitutto proporre le proprie idee a grandissime emittenti televisive o a società di distribuzione di grande rilievo.

In Italia, tanto per fare un esempio, per proporre un nuovo concept di fiction televisiva è necessario rivolgersi direttamente alla RAI e proporre la propria idea. Nella migliore delle ipotesi, la società finanzia il progetto con un determinato budget, accordandosi con gli addetti ai lavori sui guadagni che ne trarrà al momento della messa in onda.

Netflix, così come anche Amazon Prime Video, rappresentano nuovi canali di distribuzione che permettono agli artisti e agli aspiranti registi di proporre il proprio contenuto in modo molto più semplice. C’è da dire che questi colossi dell’intrattenimento sembrano osare decisamente di più rispetto alle emittenti italiane, e questo va estremamente a vantaggio dei creativi del nostro paese.

Netflix come i giochi per casinò

Così come insegnano i migliori libri sul gioco d azzardo, qualsiasi investimento richiede una certa dose di audacia, tanto più se si ha come obiettivo quello dell’innovazione. Questo è il principio cardine che si configura come il motore del grande successo del colosso americano dello streaming. Le pay tv, infatti, accolgono un buon numero di prodotti cinematografici italiani, i quali con tutta probabilità non verrebbero mai accettati né finanziati dalle emittenti mainstream.
Basta pensare a prodotti come “il mio nome è vendetta”, con il durissimo Alessandro Gassmann, oppure la serie “Strappare lungo i bordi”, curata dal vignettista Zerocalcare. Si tratta, infatti di opere cinematografiche che si discostano più o meno leggermente da quello che è considerato il “canone tradizionale” dei prodotti all’italiana. Contestualmente, questo tipo di piattaforme rappresenta un nuovo canale di comunicazione che genera ulteriore spazio per attori e membri del mondo dello spettacolo italiano.

Netflix, infatti, offre ormai un ricchissimo catalogo di serie e opere cinematografiche ideate e prodotte all’interno dello stivale. Con l’apertura di una sede nella città di Roma, nei pressi di via Veneto, Netflix ha inoltre dimostrato di avere grande stima e fiducia nel mercato del nostro paese, considerando l’Italia come un paese dall’altissimo potenziale. Oggi possiamo confermare con grande serenità che la fiducia riposta è stata ricompensata ampiamente.

L’influenza positiva sul mercato italiano

Netflix ha, quindi, incoraggiato gli addetti ai lavori del nostro paese a considerare nuovi parametri e nuove modalità di creazione. Allontanandosi dal canone mainstream, preferito dalle antiquate emittenti televisive e cinematografiche italiane, i registi hanno potuto spaziare e mettere a disposizione del pubblico una serie di nuove opere che presentano tratti totalmente innovativi.

Possiamo considerare, infatti, questa come una nuova rinascita per il cinema e per i prodotti televisivi italiani, la quale era attesa da moltissimi anni. Questa piccola rivoluzione era già partita da televisioni private come Sky, che negli ultimi anni ha lanciato prodotti di interesse internazionale di ampio respiro cinematografico. Un esempio tra tutti è, certamente, la serie tv “Gomorra”, prodotta da Cattleya ed esportata abbastanza facilmente in una grande quantità di paesi europei e asiatici.

Da un certo punto di vista, potremmo dire che piattaforme di streaming on demand come Netflix permettono all’Italia di sentirsi continuamente a contatto con i prodotti televisivi e cinematografici esteri. Da un lato, infatti, le società italiane tentano di alzare gradualmente l’asticella dei propri prodotti in funzione di una sana competizione; dall’altro lato, è finalmente possibile considerare le opere del nostro paese immerse all’interno di un discorso internazionale, facilitando commistioni e contaminazioni tra generi così come l’inserimento di tratti che si distanziano da quelli classici, triti e ritriti per anni.

Cosa ne sarà della TV tradizionale?

Al momento sembra essersi generata una netta divisione tra il pubblico del nostro paese. Da un lato c’è chi preferisce servirsi di piattaforme di streaming on demand come Netflix, Amazon Prime Video o Sky, dall’altro lato emerge una schiera di utenti ancora troppo affezionata alla tradizionale televisione nazionale. Certamente, con il cambio generazionale in atto, la tv mainstream dovrà necessariamente adattarsi al cambiamento, dal momento che il futuro sorride maggiormente alle nuove forme di intrattenimento inaugurate dalle pay tv.