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A Falcognana si torna a manifestare come nel 2013

Torna alta la tensione in Municipio IX per la possibile indicazione del sito ella Ecofer come nuova discarica della Capitale

FALCOGNANA – Nella giornata di sabato si è tornati a protestare a Falgonana davanti l’ingresso della discarica della Ecofer. Non succedeva dal 2013 quando dopo la chiusura di Malagrotta il ‘totodiscariche’ dava per probabile sostituta l’area a pochi chilometri dal Divino Amore nel cuore dell’agro romano.

UN SITO IN 15 GIORNI

Ora il Campidoglio deve indicare in meno di 15 giorni un sito per evitare l’emergenza. È questo che impone l’ordinanza emanata il 28 novembre dalla Regione Lazio, a poche ore dal video in diretta su Facebook della Sindaca Raggi con i minisindaci capitolini schierati fuori il Consiglio Regionale del Lazio alla Pisana. “Quella della Regione si scrive ordinanza, si legge Falcognana – afferma il consigliere Pd in Municipio IX Alessandro Lepidini – La soluzione è usare i poteri speciali per inviare i rifiuti fuori regione, mentre si chiude il ciclo dei rifiuti con piccoli impianti distribuiti per la città. Inoltre – aggiunge a noi di Urlo – Perché il Campidoglio non impugna l’ordinanza davanti al Tar? Se il M5s è contrario ad indicare una nuova discarica la strada è quella. Altrimenti – seguita – si aspetta di essere commissariati per evitare di scegliere e decidere”. Già perché il passaggio successivo, qualora da Palazzo Senatorio non si dia seguito all’Ordinanza, è quello del commissariamento.

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TORNA IL PRESIDIO FISSO

Nei prossimi giorni lungo via Ardeatina tornerà un presidio fisso dei cittadini per vigilare su quanto accadrà sul sito della Ecofer. “Si tratta di un territorio sottoposto a vincolo paesaggistico, nelle vicinanze vi è anche l’area del santuario del Divino Amore e addirittura è controindicato dall’Arpa, che ha rilevato come il suolo sia già infiltrato da materiali inquinanti e metalli pesanti al di là dei limiti massimi consentiti – hanno dichiarato gli esponenti di Fdi, Fabio Rampelli, Fabrizio Ghera, Andrea De Priamo e Massimiliano De Juliis – Come Fdi abbiamo più volte denunciato la nostra contrarietà a questa scellerata ipotesi. Lo abbiamo fatto a livello municipale, comunale, regionale e parlamentare dove abbiamo anche presentato un’interpellanza al ministro dell’Ambiente Costa. La nostra presenza è per ribadire il ‘no’ al sito di Falcognana, ancora una volta la Raggi e Zingaretti scaricano sui cittadini la loro incapacità nella gestione dei rifiuti”.

L’INCERTEZZA DELLA DECISIONE

Non è mancato nemmeno l’appoggio di FI durante la protesta di sabato scorso. L’Onorevole Renato Brunetta infatti si è simbolicamente incatenato al cancello della discarica, affermando che “Se il mio amico Matteo Salvini ha bloccato i camion a Civitavecchia, io li bloccherò a Falcognana“. Sempre a FI sono il Vice Coordinatore Romano Pietrangelo Massaro e il Delegato alle Periferie Pasquale Calzetta a prendere parola: “In questi sei anni abbiamo assistito ad un continuo rimpallo di responsabilità tra comune e regione e a rimetterci sono stati i cittadini, lasciati nella totale incertezza. Riteniamo che l’ordinanza d’urgenza sia solo un modo per scaricare colpe sull’avversario politico”.

GLI APPUNTAMENTI IN MUNICIPIO E CAMPIDOGLIO

Naturalmente non è mancata la presenza del M5s locale che ha ribadito la sua contrarietà alla scelta di questo sito. Già nei giorni scorsi infatti il Presidente D’Innocenti aveva sottolineato di non poter assicurare la tenuta politica del Municipio IX qualora dal Comune fosse arrivata l’indicazione del sito della Falcognana: “Sarebbe devastante per il mio territorio – affermava D’Innocenti davanti al Consiglio Regionale del Lazio – abbiamo i cittadini in rivolta e siamo qui proprio per testimoniare questa nostra preoccupazione, perché vogliamo che la Regione ci dia un piano serio dei rifiuti”. Successivamente in un lungo post su Facebook il M5s locale ha sottolineato ancora una volta la posizione tenuta in questa vicenda: “Se gli impianti per il trattamento dei rifiuti indifferenziati, disseminati in tutta la Regione, sono ampiamente sufficienti per gestire la totalità della frazione indifferenziata prodotta, perché l’emergenza? Perché non li inviate a trattamento anche al di fuori del perimetro comunale? Questo è ciò che l’Amministrazione sta tentando in ogni modo ed in tutte le sedi di proporre”. Intanto in questa settimana cruciale per la decisione del Campidoglio sono stati indetti due consigli tematici straordinari: il primo fissato per il 5 dicembre in via Silone per il Municipio IX e il secondo in Aula Giulio Cesare per il giorno successivo.

Leonardo Mancini