Un filo teso a strapiombo sulla guerra atomica
La Guerra Fredda è nel pieno della tormenta più gelida. Una spia russa viene catturata sul suolo americano e pochi anni dopo un pilota statunitense viene braccato in terra sovietica. Gli equilibri del mondo volteggiano leggeri su un filo teso a strapiombo sulla battaglia atomica, poggiando delicatamente un piede dopo l’altro lungo una corda chiamata diplomazia. Steven Spielberg apre la pagina di Wikipedia sulla “Crisi degli U-2” e ci gira un film strepitoso. “Il ponte delle spie” ha una sceneggiatura scritta direttamente sui libri, in quanto narra un fatto realmente accaduto nel periodo a cavallo tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio dei ‘60. Dalle guerre stellari alle guerre reali: per 141 minuti si torna sulla Terra per rivivere uno dei momenti cruciali della sua storia contemporanea. Il faccione di Tom Hanks diventa una tela sulle cui rughe scorrono profonde linee emozionali. Paura, angoscia, tensione e adrenalina rendono il coinvolgimento emotivo totale: ogni inquadratura blocca il respiro, l’apprensione si consuma nell’attesa di colpi di scena perfettamente orchestrati.
Regia: Steven Spielberg
Sceneggiatura: Matt Charman, Joel Coen, Ethan Coen
Interpreti: Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan, Alan Alda, Austin Stowell, Scott Shepherd, Domenick Lombardozzi, Sebastian Koch, Eve Hewson, Dakin Matthews
(USA 2015)
Simone Dell’Unto