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È iniziata la sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Ad aprire le danze è Jessica Chastain

L’attrice, protagonista del film d’apertura “The Eyes of Tammy Faye”, ha incontrato il pubblico della festa durante il primo di una serie di “Incontri Ravvicinati” che si terranno dal 14 al 24 Ottobre.

Inizia così quindi la sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma: all’indomani del decreto emanato dal Consiglio dei Ministri che ha approvato la richiesta di estendere la capienza di teatri, sale cinematografiche e spazi culturali alla totalità di posti occupabili.
La manifestazione, che seguirà ancora una volta la direzione artistica di Antonio Monda, potrà quindi contare su una disposizione del 100% dei posti in sala.

Il film d’apertura: The Eyes of Tommy Faye

Il film scelto per l’apertura della kermesse è The Eyes of Tammy Faye di Michael Showalter. Tratto dalla storia vera della telepredicatrice Tammy Faye Bakker, interpretata da Jessica Chastain, divenuta leggendaria per le sue ciglia vistose. Negli anni 70 e 80 lei e suo marito Jim Bakker, interpretato da Andrew Garfield, fondarono il più importante network televisivo statunitense, tirando su un impero milionario che nel corso degli anni crollò a causa di rivalità, scandali e irregolarità finanziarie.

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Jessica Chastain, vincitrice del Golden Globe per il film Zero Dark Thirty di Katerin Bigelow e due volte candidata al premio Oscar, è l’interprete principale di questo film biografico e si è resa protagonista di un incontro pomeridiano con il pubblico della Festa.

“Volevo parlare di amore, non ridicolizzare la religione”

Probabilmente è questo il concetto più interessante espresso dall’attrice statunitense riguardo la sua interpretazione di Tammy Faye: un personaggio estremamente ambiguo e giudicato solitamente in maniera negativa. La Chastain afferma di aver voluto esaltare tutti quegli aspetti legati all’amore che la predicatrice provava per Dio, per la religione e la connessione che riusciva a instaurare con le persone attraverso il suo modo di parlare e di cantare divenuto celebre nel corso degli anni.

“Era una donna molto vulnerabile, si esponeva sempre, per questo non l’ho mai giudicata. Ho provato amore e odio nell’interpretare il suo personaggio”

Per entrare meglio nel personaggio la Chastain ha detto di aver contattato i figli di Tammy Faye, scomparsa ormai nel 2007: “Ero molto nervosa, ma sentisco che era importante parlare con loro per poter immergermi meglio nel personaggio. Quel cognome Baker era un marchio per loro, un’etichetta. Ma la mia intenzione era quella di andare contro le aspettative di tutti e non ridicolizzare la religione. Così pian piano si sono fidati di me e del progetto”.

Durante la conferenza stampa era presente anche Vincent D’Onofrio che nel film interpreta il celebre telepredicatore Jerry Falwell. Anche lui si è soffermato sul lavoro attoriale svolto mettendo da parte ogni forma di giudizio. “Quando ero piccolo la mia famiglia era liberal e avevamo dei vicini repubblicani e cattolici che seguivano i telepredicatori in TV. Io sapevo che che predicava in TV di solito chiedeva soldi, ma non ho mai giudicato male quelle persone perché gli volevo bene, mi erano simpatiche. Questo fatto mi ha aiutato a entrare nella storia del film pur essendo un liberale e non credente”.