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Festival delle periferie 2021

ROMA – IPER festival 2021 finalmente alza il sipario con una tre giorni ricca di eventi e numerosi ospiti a Tor Bella Monaca. L’intento è quello di dar voce a luoghi che non ne hanno. Quale occasione se non una grande festa? Eliminare i confini, uscire dall’isolamento e sdoganare i troppi luoghi comuni che spesso danno una lettura di quelle aree fin troppo semplificata. Zone in cui i media cercano di fare spettacolo sulla pelle degli altri per un loro tornaconto celebrativo ed ego riferito. La periferia non è solo degrado, spaccio e violenza. IPER non è un supermercato è una festa. IPER è inclusione. IPER vuole dare voce all’esperienze che vivono il quartiere di Tor Bella Monaca ogni giorno. Questo festival non è l’idea coloniale di portare la cultura nelle periferie, perché in questi luoghi la cultura esiste eccome. L’arte come mezzo per uscire dall’isolamento in una tre giorni, in cui la città intera vive insieme il festival portando in relazione ogni parte di essa attraverso i suoi numerosi eventi. Potremmo definirlo un avvenimento empatico di retaggio ellenico. Le realtà che hanno aderito sono le più svariate. Si passa da piccole associazioni di quartiere, a quelle indipendenti e poi, a realtà più grandi e strutturate. Ognuna di esse porterà la propria esperienza ed il proprio pezzo di Roma in periferia.

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UN UNICUM CITTADINO OLTREPASSATO L’ISOLAMENTO

La città del futuro deve essere intesa nella sua complessità oltre la frammentazione di un confinamento pregiudiziale e mentale. La città come expo diffusa a cielo aperto con focus su Tor Bella Monaca. Oltre 200 eventi gratuiti e 400 personalità, studiosi e artisti coinvolti.
90+ ore in streaming presso il Teatro di Tor Bella Monaca oltre a centinaia di eventi dai diversi luoghi della città e del mondo. Un evento ibrido, in cui spazi fisici e digitali si fondono per restituire al pubblico, e alla città nella sua pienezza, una grande esperienza. Occasione per alleggerire il centro, fin troppo valorizzato (ed anche male alle volte), che rischia di diventare nuovamente una cristalliera per il turismo di massa. Virus che ancora prima del Covid ha infettato il centro della capitale allontano i cittadini lontano dai luoghi della storia. Visione passata che potrebbe riproporsi in un futuro prossimo, laddove non si intervenga, dialogando con le realtà presenti sul territorio, proteggendole ed agevolando una fruizione cittadina, piuttosto che il “colonialismo di massa”. Il Festival darà ampio spazio all’argomento delle periferie declinato in tutte le discipline: urbanistica, architettura, geografia, antropologia, sociologia, ecologia, economia, comunicazione, filosofia, politica, arte contemporanea, letteratura, poesia, musica, teatro, danza, performance, fotografia e cinema. La tendenza multidisciplinare, quella di muoversi a zig-zag tra le varie arti, giocando di sponda tra l’una e l’altra, è certamente l’aspetto più interessante. Occasione per ripensare ad uno stato dell’arte cittadino diverso dal passato. Se spesso era tutto contraddistinto da un atteggiamento classista, auto riferito e distante dal pubblico, IPER svolge una funzione diversa: bussa alle porte di tutti i cittadini ed apre la sua casa a chiunque fosse interessato ad usufruire dei suoi contenuti. IPER sarà un evento unico nel suo genere, un progetto appena nato che siamo certi crescerà consolidando con il tempo le sue brillanti intuizioni.

TRA GLI OSPITI DI IPER FESTIVAL DELLE PERIFERIE

In presenza, al Teatro di Tor Bella Monaca:
Pensare urbano: Gianni Biondillo, Massimo Canevacci, Carlo Infante, Franco La Cecla, Peter Thomas Lang, Salvatore Monni, Anna Simone, Piero Vereni

Disegnare la metropoli: Massimo Alvisi, Francesco Careri, Carlo Cellamare, Vezio De Lucia, Luca Molinari
Arte: Lanfranco Aceti, Andreco, Yuval Avital, Bianco-Valente, Pablo Echaurren, Aldo Elefante, Greg Jager, Lucamaleonte, Ria Lussi, Claudio Strinati

Punti di vista: Tano D’Amico, Tiziana Faraoni, Mohamed Keita, Massimo Siragusa
Narrazioni: Edoardo Albinati e Francesca d’Aloja, Giorgio Barberio Corsetti, Valerio Mattioli, Daniele Pitteri, Enzo Scandurra, StalkerTeatro, U.G.O.

Dis/accordi: Giulia Anania, Assalti Frontali, Elena Bonelli, Cal-Ice aka Cal + Ice One – Calliope, Carrese, Chicoria, Ermetika, Livia Ferri, Lucilla Galeazzi, Gemello, Hube, Amir Issaa, Karima 2G, Los3saltos, Lavinia Mancusi, Piotta, Riccardo Sinigallia, Emilio Stella, Adriano Viterbini
Cinema:
Cosimo Alemà, Phaim Bhuiyan, Leonardo Di Costanzo, Agostino Ferrente, Donatella Finocchiaro, Gabriele Mainetti, Francesca Mazzoleni, Michele Riondino, Francesco Siciliano, Daniele Vicari

: Arjun Appadurai, Ascanio Celestini, Pietro Clemente, Boaventura de Sousa Santos, Ylland Eriksen, Teresa Forcades, Alessio Forgione, Lacaton & Vassal, Antonella Lattanzi, Suketu Mehta, Alessandro Melis (La Biennale di Venezia, 17. Mostra Internazionale di Architettura, Padiglione Italia 2021), Nicholas Mirzoeff, Tomaso Montanari, Saskia Sassen, Igiaba Scego, Vandana Shiva, Studio Azzurro, Milo Rau, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Touch The Wood, Gabriela Urtiaga

Tra le città del mondo: Addis Abeba, Barcellona, Bari, Berlino, Bologna, Bolzano, Bucarest, Buenos Aires, Caracas, Città del Messico, Il Cairo, Kinshasa, Lima, Manchester, Miami, Milano, Montreuil, Napoli, New York, Palermo, Papaichton, Parigi, Pechino, Praga, Quito, Taipei, Taranto, Tel Aviv, Torino, Tripoli, Venezia.

Riccardo Davoli