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Alessandro Severo e il suo Monte del Grano

Tra il II e III secolo d.C. Roma venne letteralmente “dominata” dalla nuova dinastia dei Severi, iniziata con l’Imperatore Settimio Severo nel 193 d.C. e finita nel 235 alla morte di Alessandro Severo, ultimo membro di questa dinastia. La famiglia ha cercato di costruire una propria discendenza, ma ogni tentativo fu sempre fallimentare: Settimio passò la vita in guerra e così mori, sul campo di battaglia. Dopo di lui regnarono i due figli, Caracalla e Geta, quest’ultimo ucciso dal fratello. Dopo Caracalla, famoso perché elargì la cittadinanza a molte genti dell’impero, fu la volta del prefetto del pretorio, sua guardia personale, Marco Opellio Macrino. Macrino governò poco più di un anno perché fu assassinato da una congiura delle donne della famiglia dei Severi che decisero di mettere il potere nelle mani di Sesto Vario Avito Bassiano, conosciuto come Eliogabalo. Giulia Mesa e Giulia Domna, la moglie di Settimio, erano quelle donne che avevano pianificato il ritorno dei Severi al potere: convinsero le truppe a nominare come Imperatore Augusto proprio Eliogabalo. Questo però condusse una vita ai limiti degli eccessi e per questo le due Giulie “Severe” lo convinsero a portare a Roma dall’oriente il cugino Marco Bassiano Alessiano e nominarlo Cesare, cioè suo immediato braccio destro. Alessiano fu l’ultimo imperatore Severo, meglio conosciuto come Alessandro Severo: era un ragazzino che aveva meno di quindici anni quando salì al potere e fu guidato da Giulia Mamea. Questa diade al potere non ebbe lunga vita in quanto gli eserciti, che non vedevano da circa un decennio delle importanti vittorie in campo militare, decisero di deporre l’imperatore e lo uccisero sul campo di battaglia contro i Germani. La famiglia dei Severi sancisce un netto periodo in cui erano gli eserciti a condurre al potere i loro generali, che non mancavano di farsi continui sgambetti con intrighi politici.

Anche le belle sepolture monumentali non erano facili da pensare e costruire in vista dalla morte dei loro proprietari se questi salivano al potere per poi venir uccisi in così pochi mesi o anni. Per sua fortuna l’ultimo, Alessandro Severo, governò abbastanza a lungo da potersi permettere l’edificazione di una tomba, che ad oggi è la terza più grande di Roma. Il mausoleo di Monte del Grano oggi è collocato nel parco di fronte Piazza dei Tribuni, nel quartiere Tuscolano, e fu costruito da prima dell’insediamento di Alessandro Severo come imperatore, ma è certo che lui l’abbia voluto come tomba per sé e per la madre Giulia Mamea. Già dal medioevo, verso il XV secolo, si conosce questo luogo in quanto venne derubato delle lastre di tufo che coprivano una collinetta artificiale: l’intero monumento era pensato per essere una tomba sotterranea a cui si accedeva da un lungo corridoio, che non corrisponde all’ingresso moderno; la stanza principale è rotonda ed ospita un sarcofago su cui sono rappresentati Alessandro Severo e la madre. Tutto intorno al sarcofago corrono scene del periodo che Achille visse a Sciro, quando da adolescente venne travestito da fanciulla dalla madre per evitare che andasse in guerra, quella guerra di Troia che secondo una profezia lo avrebbe visto morire proprio nella città. Si può dire che fino alla morte Alessandro fu il classico cocco di mamma: il piccolo imperatore guidato e supportato dalla madre, proprio come la ninfa Teti fece con il figlio Achille a Sciro. Un classico esempio di quanto le donne farebbero bene in politica e alla politica.

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Veronica Loscrì