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I fratelli meno noti di Casanova

Giacomo Casanova

Due pittori di degna fama rimasti nell’ombra dell’avventuriero

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Il celebre avventuriero Giacomo Casanova ebbe un fratello minore molto meno famoso di lui: Giovanni Alvise, il quale visse a Roma ben 14 anni. Fu pittore, allievo del boemo Antonio Raffaello Mengs, cui il padre miniatore aveva dato questi nomi in onore del Correggio e del Sanzio. Si incontrarono a Venezia dove Mengs era di passaggio. Dopo avere conosciuto Giovanni, lo volle con sé nel suo viaggio in Italia. Si fermarono a Firenze, Roma, Napoli, Pompei ed Ercolano dove ebbe modo di dimostrarsi un valido copista soprattutto delle opere di Raffaello.

Giovanni appare nelle memorie del fratello come un uomo sciocco e privo di talento ma Johann Joachim Winckelmann, bibliotecario, storico dell’arte e considerato padre dell’archeologia moderna, nel suo epistolario lo definisce di grande talento e capace di tutto ciò che vuole. I due lavorarono insieme alla realizzazione di un libro sulle antichità di Roma, pubblicato poi nel 1767. A causa di divergenze caratteriali e di affari poco chiari, la collaborazione tra i due ebbe termine. Il Casanova fu infatti accusato di truffa da Winckelmann per avergli venduto due quadri moderni per capolavori del Rinascimento. Sembra poi che a Roma divenne famoso per aver fatto circolare una cambiale falsa di 3850 scudi. In seguito il Casanova decise che era giunto il momento di cambiare aria e riuscì a farsi nominare dal re di Sassonia direttore di Belle Arti di Dresda.

Giacomo Casanova ebbe anche un altro fratello minore, anche egli pittore: Francesco Casanova, il quale per un certo tempo fu il più famoso dei tre, anche se morì in miseria per aver sperperato tutti i suoi averi.

Massimiliano Liverotti